Prorogata al 31 luglio 2016 la scadenza del procedimento aperto dall’Antitrust contro Telecom Italia per condotte anticoncorrenziali nell’accesso degli altri operatori alla rete fissa. La decisione dell’authority è contenuta nel Bollettino diffuso oggi e fa riferimento alla multa da 103,7 milioni comminata nel 2013 all’ex monopolista e alla diffida che imponeva al gruppo di astenersi dai comportamenti sanzionati allora.
Secondo l’Antitrust, Telecom Italia aveva abusato, con due distinti comportamenti, della posizione dominante detenuta nella fornitura dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete locale e alla banda larga, ostacolando l’espansione dei concorrenti nei mercati dei servizi di telefonia vocale e dell’accesso ad internet a banda larga.
A luglio scorso l’Autorità aveva aperto un nuovo procedimento di inottemperanza a quella decisione e ora ha deciso di accogliere la richiesta di proroga avanzata da Telecom. La concessione alla telco arriva dopo l’annuncio fatto dall’amministratore delegato della compagnia Marco Patuano nel corso dell’audizione del 10 novembre circa l’avvio di “un progetto di riforma dell’attuale modello di equivalenza nell’accesso alla rete”. Per questo procedimento in essere Telecom rischia una multa che va dal doppio della sanzione già ricevuta, cioè 207,4 milioni di euro, fino al 10% del fatturato, ovvero il tetto massimo previsto per legge.