Via libera del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti allo street control. Dopo mesi di ricorsi inviati alle prefetture e ai giudici di pace dai cittadini di molte città come Roma, Firenze, Milano e Palermo, il dicastero si è espresso con parere positivo circa la regolarità delle multe comminate con il nuovo sistema di monitoraggio hi-tech che permette di individuare soste selvagge e veicoli sprovvisti di assicurazione.
Il meccanismo si avvale di telecamere posizionate sul tetto delle pattuglie e in grado di leggere la targa mentre la volante gira per le strade della città. I cittadini multati avevano avanzato dubbi circa la regolarità di questo mezzo e anche alcuni sindacati dei vigili urbani avevano espresso la propria perplessità, sostenendo che sia uno strumento per far cassa e non per mettere in atto strategie di prevenzione.
Per evitare contestazioni, si legge nel parere del ministero, sono necessarie due condizioni: il tablet cui vengono inviate le segnalazioni dallo street control deve essere supervisionato da un vigile, mentre il conducente da sanzionare non deve essere alla guida o comunque nei paraggi.
I dati sui verbali elevati lo scorso anno tramite il nuovo sistema hi-tech per le multe “a strascico” testimoniano numeri importanti. Nel 2015, nella sola Palermo le quattro pattuglie in circolazione ogni giorno hanno emesso 38 mila verbali, di cui 33 mila per sosta in doppia fila. Con un aumento del 30% rispetto alle multe comminate nel 2014. A Roma già si pensa di raddoppiare i veicoli equipaggiati con lo street control e anche le città che per ora non utilizzano il sistema sono pronte a dotarsene.