INDAGINE KASPERSKY

Cybersecurity, over 45 più cauti online ma meno consapevoli dei rischi

Indagine Kaspersky Lab: gli utenti “maturi” sono meno propensi a condividere online le proprie informazioni in Rete, ma diffilmente riconoscono una truffa o una minaccia informatica. Per gli under 24 vale il contrario: più attivi però con una maggiore attenzione ai pericoli

Pubblicato il 11 Gen 2016

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Più cauti nel condividere le informazioni, ma al contempo meno in grado di riconoscere una truffa o una minaccia imminente. È questo l’identikit degli utenti di Internet over 45 tracciato da Kaspersky Lab che mette in evidenza la doppia faccia dei naviganti più maturi d’età.

Come emerge dall’indagine effettuata dalla società di sicurezza informatica, le persone che hanno 45 anni o più sono infatti più attenti nel mettere online informazioni che le riguardano, ma avendo meno dimestichezza dei giovani con gli strumenti online sono anche più esposti al rischio di essere truffati. Al contrario, gli utenti under 24 sono maggiormente propensi a rivelare informazioni personali online e prendono meno precauzioni per proteggersi. Tuttavia, comprendono meglio le potenziali minacce e riescono a riconoscerle più facilmente.

La generazione più giovane è inoltre impaziente quando si tratta di installare software e scaricare file. Il 26% degli intervistati under 24 dice di saltare i dettagli dei termini e delle condizioni quando installa un software: ciò potrebbe comportare per gli utenti la mancata consapevolezza del genere di dati a cui abbiano appena consentito l’accesso, dei programmi aggiuntivi che potrebbero aver installato o di come potrebbero essere state cambiate le impostazioni del sistema operativo. Solo il 12% degli over 45 ignora invece le parti in caratteri piccoli. Le persone più giovani dimostrano poi meno cura quando scaricano i file, effettuando in un caso su tre download da diverse fonti, mentre tra gli utenti più maturi la percentuale è del 10%.

Un utente su quattro (24%) tra quelli di età uguale o inferiore a 24 anni disabiliterebbe la propria soluzione di sicurezza nel caso in cui cercasse di impedirgli di installare un software; mentre solo il 13% dei rispondenti più anziani adotterebbe questo comportamento.

L’unico aspetto che accomuna le due categorie riguarda le password: circa il 40% dei rispondenti totali, sia di una sia dell’altra fascia di età, ha ammesso di avere meno password che account online e quasi la metà le conserva in posti poco sicuri, come ad esempio su un blocco per gli appunti.

“Mentre è chiaro che gli utenti più maturi siano meno portati a incontrare rischi per le loro informazioni personali online; quando si trovano ad affrontare una minaccia informatica sono meno esperti nell’identificarla e affrontarla – commenta Morten Lehn, managing director di Kaspersky Lab Italia -. Non ci sono alternative all’avere un forte istinto di sopravvivenza digitale. È importante che gli utenti di tutte le età siano cauti e vigili online e consapevoli delle potenziali minacce, indipendentemente da quanto spesso usino Internet e per cosa lo utilizzino”.

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