Ibm si piazza per la 23esima volta consecutiva in vetta alla classifica annuale dei brevetti conseguiti negli Stati Uniti. “Durante questi 23 anni di costante presenza di Ibm in testa alla classifica dei brevetti, gli inventori della società hanno ottenuto più di 88.000 brevetti negli Stati Uniti – afferma Ginni Rometty, presidente e amministratore delegato della società – Gli investimenti di Ibm in ricerca e sviluppo continuano a delineare il futuro del computing attraverso il cognitive computing e la piattaforma cloud, che contribuirà a guidare la trasformazione in atto presso i nostri clienti in svariati settori. La leadership di Ibm nel campo dei brevetti dimostra il nostro impegno senza precedenti nella ricerca e sviluppo di base, necessaria per guidare il progresso nel mondo del business e nella società”.
Dopo Ibm si piazzano nella top ten realizzata da Ifi Claims Patent Services, nell’ordine, Samsung (5.072), Canon (4.134), Qualcomm (2.900), Google (2.835), Toshiba (2.627), Sony (2.455), LG Electronics (2.242), Intel (2.048) e Microsoft (1.956).
Nell’ambito del cognitive computing e dell’intelligenza artificiale, spiega l’azienda in una nota, gli inventori di Ibm hanno sviluppato nuove tecnologie che possono aiutare le macchine ad apprendere, a sviluppare concetti e a elaborare in modo efficiente svariate tipologie di dati, garantendo nel contempo un’interazione con le persone in modo naturale e familiare.