Le vendite di iPhone rallentano: a lanciare l’allarme sono i fornitori di componenti per Apple, che hanno messo in guardia su un calo del fatturato nella prima metà dell’anno.
Si tratta di produttori come Tsmc, il maggior contract chip maker al mondo, per il quale le componenti realizzate per Apple rappresentano il 20% delle vendite totali, secondo dati Credit Suisse. Largan Precision, da parte sua, che ad Apple fornisce i moduli per la fotocamere dell’iPhone, ha detto che si aspetta un primo trimestre “debole”, mentre Catcher Technology, che fabbrica le coperture di metallo degli iPhone, prevede revenues piatte per il primo semestre. Anche Samsung fornisce componenti ad Apple, oltre ad essere sua concorrente come vendor di smartphone.
I mesi da gennaio a giugno sono tradizionalmente fiacchi per la supply chain di Apple e l’industria dei gadget in genere, ma il rallentamento di quest’anno, nota il Wall Street Journal, potrebbe essere più pronunciato a causa di vendite particolarmente lente degli iPhone 6S e iPhone 6 Plus lanciati in autunno, meno popolari dell‘iPhone 6 lanciato nel 2014.
Anche le grandi catene di negozi indicano che il mercato è in flessione: negli Stati Uniti Best Buy ha registrato vendite natalizie meno brillanti dell’anno precedente perché le vendite di smartphone – compresi quelli di Apple e Samsung – sono diminuite.
Apple negli scorsi mesi aveva già ridotto le sue previsioni sulle commesse relative agli iPhone per i suoi fornitori e questo ha fatto scendere il valore del titolo sotto i 100 dollari per la prima volta in 15 mesi.
“C’è un calo della domanda per gli smartphone di fascia alta”, ha detto Mark Liu, co-chief executive di Tsmc. Per i fornitori di Apple la Cina aiuterà a contrastare il trend: questo come altri mercati emergenti mostrano “segni di ripresa”, ha indicato Liu, che aiuteranno Tsmc e le aziende simili a ritrovare la crescita. Ad Apple invece non resta che puntare sull’iPhone di nuova generazione, già in cantiere.