Uno 007 della cybersecurity, una nuova figura di vertice dei servizi segreti italiani. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo degli attentati di Parigi si era convinto a mettere in piedi una struttura ad hoc per la sicurezza informatica e ora sembra anche trovato l’uomo giusto per guidarla: Marco Carrai. L’imprenditore fiorentino, la cui amicizia pluriennale col premier è nota a tutti, potrebbe dunque essere il nuovo esperto di cybersecurity al servizio dell’Italia.
L’annuncio ufficiale della nomina, di cui ancora non è chiaro il carattere tecnico o politico, dovrebbe arrivare assieme al decreto che darà vita all’Agenzia per la sicurezza informatica, struttura che avrà a disposizione i 150 milioni stanziati con la Legge di Stabilità 2016. Secondo indiscrezioni di stampa Palazzo Chigi avrebbe offerto a Carrai un incarico biennale con l’obbligo di rinunciare a qualsiasi carica societaria che lo ponga in conflitto d’interesse. Un paletto naturale, visto che l’imprenditore opera proprio nel mondo della sicurezza informatica, con rapporti consolidati in Israele e negli Stati Uniti.
La strada però non è proprio in discesa soprattutto alla luce di due esigenze: evitare strutture e figure doppie nella nostra intelligenze da un lato, garantire a Carrai&Co il miglior coordinamento possibile con la Pa e i gestori delle reti telematiche dall’altro. La nomina di Carrai sarebbe inoltre solo la prima di una lunga serie per la nostra sicurezza nazionale. Nel corso del 2016, Palazzo Chigi sarà protagonista di un vero e proprio risiko di poltrone: dal capo della Polizia al comandante della Guardia di Finanza, passando per il nuovo direttore dell’Aisi e i capi di stato maggiore di Aeronautica e Marina militare. Tutte figure che probabilmente avranno in Carrai un nuovo interlocutore.