ANTITRUST

L’Europa non molla Google: “domina” le prenotazioni hotel?

Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di verificare la posizione di BigG. “Accelerare anche l’inchiesta su Android”

Pubblicato il 19 Gen 2016

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L’inchiesta su Google “deve essere accelerata”. E’ la richiesta che l’Europarlamento fa alla Commissione europea. Secondo gli eurodeputati Bruxelles deve esaminare “con attenzione la pratica adottata da Google di offrire il sistema operativo Androids oltanto in combinazione con altri servizi propri e di vietare ai produttori la preinstallazione di prodotti della concorrenza”.

Inoltre va indagata “la posizione dominante di Google nell’area delle prenotazioni alberghiere”.

Ad aprile dello scorso anno l’Ue ha inviato una comunicazione di addebiti per presunto abuso di posizione dominante a Google sui mercati dei servizi generali di ricerca online. Google ha risposto a fine agosto e adesso l’Antitrust sta analizzando le controdeduzioni.

Secondo Bruxelles Google, che nella maggioranza degli Stati Ue detiene quote superiori al 90% nel mercato della ricerca su internet, favorisce “sistematicamente” il proprio prodotto per gli acquisti comparativi nelle pagine generali che mostrano i risultati delle ricerche. In via preliminare la Commissione ritiene che tale comportamento violi le norme antitrust Ue limitando la concorrenza e danneggiando i consumatori.

Nello stesso momento l’Antitrust aveva anche avviato formalmente un’indagine distinta sul comportamento di Google relativo al sistema operativo mobile Android per verificare se il gruppo ha concluso effettivamente accordi anticoncorrenziali o se abbia abusato di un’eventuale posizione dominante nel campo dei servizi operativi, applicazioni e servizi per i dispositivi mobili intelligenti.

E per BigG non c’è pace nemmeno in Russia e nella madrepatria, gli Usa. L’Antitrust russo ha accusato Google di abuso di posizione dominante, dopo dopo la denuncia inoltrata al garante dalla società Yandex, tra i principali player dell’online nel Paese. Sotto la lente dell’antitrust le indagini per accertare “pratiche commerciali scorrette”, sarebbe finito il modo con cui Google gestisce le app nel sistema operativo Android, e l’impossibilità per i produttori di smartphone di “precaricare” sui device le applicazioni che preferiscono.

E anche la Federal Trade Commission (Ftc), autorità antitrust statunitense, ha aperto un’indagine su Google, e in particolare sul sistema operativo per il mobile Android. La Ftc avrebbe raggiunto un accordo con il dipartimento di Giustizia per tenere le redini dell’inchiesta, mentre alcuni funzionari della commissione avrebbero già incontrato i rappresentanti di Google. L’accusa rivolta a Mountain View sarebbe quella di dare priorità ai propri servizi nella piattaforma Android. Il procedimento, in ogni caso, sarebbe ancora in una fase iniziale, e potrebbe concludersi senza l’apertura formale di un procedimento nei confronti di BigG. Sarebbe in ogni caso il segnale, secondo la ricvostruzione di Bloomberg, dell’attenzione che l’antitrust statunitense avrebbe preso a riservare alle grandi compagnie nazionali, due anni dopo l’inchiesta chiusa sui servizi del motore di ricerca.

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