“Solo lo scorso anno abbiamo disabilitato più di 780 milioni di annunci che hanno violato le nostre norme – un numero che nel corso degli anni è cresciuto grazie alle nuove protezioni che abbiamo attivato. Se spendeste un solo secondo del vostro tempo a guardare ciascuno di questi annunci, vi ci vorrebbero quasi 25 anni per vederli tutti”. Lo scrive sul blog aziendale di Google Sridhar Ramaswamy (nella foto), senior vice president Ads & commerce, spiegando ”come è stata migliorata l’esperienza pubblicitaria nel corso del 2015 e le principali aree in cui ci si è concentrati per eliminare gli annunci inappropriati”
Se una pubblicità online arriva dritta al suo target, è il senso del discorso di Ramaswamy, può essere un servizio per l’utente, che anche grazie a un annuncio può arrivare a trovare ciò che stava cercando. Con un valore aggiunto: grazie all’advertising è possibile avere a disposizione gratuitamente tramite il web notizie e applicazioni.
“Alcuni annunci – si legge sul blog – creano proprio un’esperienza negativa, come quelli che veicolano malware, oscurano i contenuti che volete vedere o promuovono merci false. Gli annunci inappropriati possono compromettere la vostra esperienza sul web, un problema che prendiamo molto sul serio. Ecco perché abbiamo stabilito norme rigorose per selezionare gli annunci pubblicitari che gli inserzionisti possono attivare con Google, e perché abbiamo investito in una tecnologia sofisticata e in un team globale di oltre 1.000 persone dedicato a combattere gli annunci inappropriati”.
Tra le principali aree su cui BigG si è concentrata per migliorare l’esperienza pubblicitaria dei propri utenti, oltre alla guerra in concorso contro annunci inappropriati e contraffazioni, anche per il mobile, l’azienda annuncia di aver bloccato “più di 12,5 milioni di annunci relativi a prodotti farmaceutici che violavano le nostre policy per prodotti legati alla salute, come farmaci non approvati per l’uso o che davano informazioni fuorvianti”, e di aver sospeso “più di 30mila siti che davano informazioni fuorvianti” su integratori per la perdita di peso. Settemila i siti di phishing bloccati, e 10mila quelli che offrono software indesiderati, riducendo “di oltre il 99 per cento i download indesiderati tramite annunci di Google”.
17 milioni i “trick to click” eliminati, annunci ingannevoli o che inducono le persone a interagire con essi, come quelli che sembrano avvisi di sistema del computer.
Quanto alle App, nel 2015 sono scomparsi da Google annunci su oltre 25.000 app per dispositivi mobili. “Ci sono anche alcuni siti e app con cui abbiamo scelto di non lavorare perché non rispettano le nostre norme – prosegue il post – Solo nel 2015, abbiamo respinto più di 1,4 milioni di richieste”.
Lanciando lo sguardo sul 2016, “Aggiorniamo continuamente la nostra tecnologia e le nostre norme sulla base dei vostri suggerimenti – prosegue Ramaswamy – Stiamo già lavorando ad alcuni aggiornamenti per limitare ulteriormente gli annunci che possono essere mostrati come ad esempio quelli relativi alla perdita di peso, e implementiamo regolarmente le protezioni contro malware e bot”.