Manifestazioni dei tassisti “sincronizzate” in Italia e in Francia contro Uber, l’app che mette in collegamento diretto utenti e autisti privati.
Almeno venti i fermi in Francia durante la mobilitazione: secondo la prefettura, circa 1.200 tassisti hanno bloccato le strade intorno ai due aeroporti di Parigi, Roissy e Orly, e nei pressi di Porte Maillot, nel versante nord della città. Qui la polizia ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti che hanno incendiato pneumatici in mezzo alla strada.
La maggior parte degli arresti è avvenuto in mattinata durante il blocco del périphérique, l’anello stradale che circonda Parigi. A Orly un manifestante è stato ferito a una gamba dopo essere stato investito da un bus navetta che tentava di forzare il blocco.
Quanto all’Italia, la protesta dei tassisti è nata in concomitanza con la discussione degli emendamenti al Ddl concorrenza 2085 al Senato.
“Si tenta di riproporre Uber – dice Rosario Gallucci segretario regionale per la Campania del settore Taxi Usb durante la manifestazione a Napoli – consentendo anche alle auto a noleggio con conducente di non rientrare in rimessa dopo un trasporto, operando quindi come un taxi”.
A Roma intanto, in concomitanza con la giornata di mobilitazione europea, i tassisti si sono ritrovati in piazza Santi Apostoli, manifestando “contro ogni forma di abusivismo”. In segno di solidarietà con i colleghi d’oltralpe hanno esposto anche uno striscione in francese, “Ce n’est qu’un debut continuons le combat!”. La mobilitazione, promossa da Unica taxi Cgil, Fit Cisl taxi, Uiltrasporti taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Usb settore taxi, Ati taxi e Associazione Tutela Legale Taxi, che “non prevede interruzione del servizio” e che è destinata esclusivamente ai tassisti non di turno.
Diverse le modalità dello sciopero di Firenze, dove i tassisti Cgil, Uil, Cisal e
Confartigianato incroceranno le braccia per le ultime quattro ore dei turni previsti oggi.
La manifestazione e il volantinaggio sono iniziati questa mattina di fronte alla stazione ferroviaria del capoluogo toscano, e proseguirà nel pomeriggio in aeroporto. “Bisogna che le istituzioni, lo Stato, dicano basta all’abusivismo: Uber e gli Ncc aggirano le regole che governano questo settore, operano in un regime di semi o totale illegalità, devono essere fermati, ci sono sentenze che lo dicono, ma nessuno fa nulla”, spiega uno dei conducenti in protesta.