L’Italia è il Paese con il più alto tasso su scala globale di acquirenti online che scelgono di comprare prodotti oltre confine. Lo fa il 79% del totale contro una media a livello mondiale pari al 57% e una media in Europa del 65%. Nel Vecchio Continente il nostro Paese si posiziona davanti a Germania (73%), Spagna (63%), Francia (59%) e Regno Unito (52%). E’ quanto emerge dalla Global Survey “Connected Commerce” di Nielsen realizzata su un campione di 13.000 individui in 24 Paesi.
Come metodo di pagamento, si legge nel report, oltre la metà degli italiani si affida a PayPal, con un dato pari al 55% contro una media globale al 43% e quella europea al 56%. Di tutti quelli che navigano, solo il 12% ha come obiettivo quello di acquisire solamente informazioni su un prodotto. Il restante 88% fa anche acquisti. In questo caso, si tratta di un dato inferiore alla media europea (95%), trainata da Francia (96%), Spagna (96%) e Gran Bretagna (99%).
Per quanto riguarda le tipologie di prodotto acquistate online, gli italiani preferiscono i viaggi (49%), libri e musica (48%), moda, vestiti, borse (43%), smartphone e tablet (33%), biglietti per concerti ed eventi sportivi (32%), elettronica di consumo (32%), prodotti per la cura della persona/cosmetici, dentifrici (25%), videogame (18%), cibo per animali (14%), arredamento (12%), prodotti per la casa (10%), alcolici (9%), medicinali (8%), alimentari in confezione (8%), cibo da asporto (6%), prodotti per l’infanzia (6%), cibi freschi (2%). Quest’ultimo dato è largamente inferiore a quello della media europea (14%).
D’altra parte, spiega Nielsen, sono diverse le attività che gli italiani svolgono online a prescindere dalla categoria merceologica che intendono acquistare: il 47% ricerca informazioni relative al prodotto, il 41% controlla e confronta i prezzi, il 33% intende individuare sconti, promozioni e coupon. Sul versante dell’advertising online si registra che il 6% degli italiani dice di aver cliccato su una pubblicità online, il 5% afferma di averne aperta una ricevuta via email, il 4% di avere lasciato like, commenti o tweet sulla pagina di un prodotto o store.
Ampliando lo sguardo a livello globale, la serie dei prodotti maggiormente acquistati online è così declinabile: moda (55%), libri/musica (50%), viaggi (49%), biglietti per eventi (43%), IT & Mobile (40%), elettronica di consumo (37%), bellezza e cura della persona (35%), videogame (30%), cibo da asporto (21%), medicinali (19%), prodotti per la casa (18%), alimentari in confezione (17%), prodotti per l’infanzia (14%), pet food (13%), alcolici (11%), cibi freschi (11%).
Come pagano gli italiani? Dal momento che il contesto competitivo è in fase di trasformazione, questo si ripercuote anche sulle modalità di pagamento. A livello globale, il 53% degli intervistati ha dichiarato di usare la carta di credito ma, nello stesso tempo, ben il 43% ha usato sistemi digitali come PayPal, il 39% le carte prepagate o il bancomat, il 38% il bonifico, il 36% il contrassegno. Per quanto riguarda l’Italia, oltre a PayPal – prima modalità con il 55% – i principali strumenti di pagamento sono la carta prepagata (51%), dato controcorrente rispetto a quello degli altri Paesi europei, come Francia al 5%, Gran Bretagna all’8%, e Spagna al 13%, carta di credito (42%), gift card rilasciata dal singolo negozio (27%) e contrassegno (25%).
Nello stesso tempo, lo studio condotto da Nielsen ha sondato le motivazioni che spingono il consumatore italiano a utilizzare il canale online per l’acquisto di prodotti: ricercare l’affare migliore (42%), trovare prodotti non disponibili negli store (39%), ricercare prodotti online prima dell’acquisto in negozio (39%), visitare il maggior numero possibile di siti per intercettare l’offerta al prezzo più basso (39%), guadagnare tempo (38%), cercare opinioni on line per prendere decisioni (36%), accedere a punti vendita non localizzati nella zona di residenza (34%), non portare borse pesanti (30%).
Queste, invece, le motivazioni rilevate a livello globale: accorciare i tempi della spesa (53%), sondare le opinioni in Rete per prendere decisioni (50%), reperire ciò che non è disponibile negli store (49%), la migliore offerta (49%), accedere a store non presenti sul territorio (47%), intercettare online il prezzo più basso (47%), trovare maggiore assortimento (41%).
Per la stessa categoria di prodotti vengono messe a fuoco anche le barriere allo shopping online in Italia: volere esaminare i prodotti di persona (56%), essere preoccupati perché la spedizione dei prodotti può avvenire quando non si è in casa (45%), perché i prodotti non siano rispondenti a quelli ordinati online (40%), per la freschezza del prodotto in base alla data di scadenza (39%), per la qualità del prodotto (38%). Il 44% dei consumatori italiani non acquista prodotti alimentari online se questo implica un pagamento per la spedizione.
In particolare, per quanto riguarda la moda il 30% dei nostri connazionali afferma di acquistare in store a causa dell’eccessiva lunghezza dei tempi di spedizione e per le spese online, mentre il 64% dichiara di acquistare online un cellulare solo se il prezzo è inferiore rispetto a quello praticato nello store. In merito al vissuto che accompagna le esperienze d’acquisto dei consumatori globali nello shopping on line, Nielsen rileva come il 60% degli intervistati dichiara di verificare in fase preventiva all’acquisto se il sito è certificato dal punto di vista della sicurezza (stessa percentuale in Italia); il 57% dubita sul fatto di consegnare ai siti i propri dati personali (Italia 43%); il 54% non si fida a mandare in rete le informazioni relative alla propria carta di credito (Italia 48%).