“L’impegno del Ministero sulle Smart City negli ultimi mesi ha dato luogo al primo atto di indirizzo in materia di politica industriale per le smart city, da me proposto al Ministro Guidi e di prossima emanazione. Questo impegno concreto ancora una volta marca la differenza tra chi sa solo parlare e chi invece fa ciò che promette”. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari, intervenuta a Palazzo Vecchio di Firenze in occasione del “Forum Start City”.
“Oggi siamo pronti a partire con due misure di policy: la prima, ‘Piattaforma per le smart grid in Italia’, con 15 milioni di euro dal fondo per l’efficienza energetica con possibilità di moltiplicare questo stanziamento grazie al supporto di BEI e CDP, ha l’obiettivo di creare infrastrutture abilitanti all’interno dei quartieri pilota delle aree metropolitane per rafforzare infrastrutture e servizi energetici più efficienti e consessi alla banda ultralarga – ha spiegato Vicari – La seconda misura, ‘Partnership per l’innovazione’, prevede 50 milioni di euro dal fondo crescita sostenibile destinati alle 14 aree metropolitane che, in coppia tra loro, individueranno 7 fabbisogni innovativi attraverso progetti di pre-commercial procurement”.
In questa ultima misura il Mise finanzierà alle aziende il 100% per la ricerca e sviluppo mentre alle aree metropolitane sarà riservata la possibilità di acquistare queste soluzioni con le risorse previste dal PON metro.
“Questo programma – ha evidenziato il sottosegretario – è parte di una strategia che ha l’obiettivo di definire un’organica linea di politica industriale attraverso la quale sostituiremo la classica ‘ciminiera’ con le aziende nazionali ed internazionali più innovative. Grazie a questo piano supporteremo, inoltre, la diffusione di nuovi, più efficaci e sostenibili modelli di partenariato pubblico-privato migliorando così i profili di impatto ambientale delle città. Infine, grazie all’accordo istituzionale raggiunto tra il Mise e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, quale coordinatore Anci delle città metropolitane faremo sì che tra il disegno delle misure e l’individuazione dei fabbisogni ci sia sempre un dialogo diretto”
“Insomma: per la prima volta la politica industriale verrà scritta dal basso, partendo dal fabbisogno e quindi dalla città, da sempre il motore e la storia del nostro Paese – ha concluso – La ripresa già avviata grazie a questo esecutivo passa anche attraverso la valorizzazione delle nuove tecnologie applicate alla vita di tutti i giorni. In questo il Governo vuole essere protagonista”.