LA RICERCA

Si cambia smartphone ma non sistema operativo

Mobile Report Ericsson: fedeltà all’80% fra i consumatori di terminali di fascia alta. Traffico dati: boom di download di app dopo l’acquisto, poi tornano a dominare i programmi per il video

Pubblicato il 01 Feb 2016

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Il mercato mobile è caratterizzato da un alto tasso di fedeltà degli utenti verso i sistemi operativi utilizzati. Emerge dall’analisi dei dati dell’ultima edizione del Mobility report di Ericsson, secondo cui nel corso del 2014 sono stati venduti circa 1,3 miliardi di smartphone (1,4 miliardi nel 2015 secondo dati Idc), e si stima che gli abbonamenti legati agli smartphone, cioè le Sim abilitate a traffico dati, cresceranno a un tasso annuo del 10% fino al 2021.

Circa l’80% degli utenti Android e iOS sono fedeli al proprio sistema operativo, scegliendo di non cambiarlo nel momento in cui si trovano ad acquistare un nuovo modello di device. E in alcuni mercati maturi il 60% dei possessori di smartphone iOS, passati all’ultimo modello lanciato sul mercato, aveva dispositivi con un solo anno di vita.

Quanto alle quote di mercato, nel 2015 i sistemi operativi Android e iOS detenevano da soli circa il 95% della torta, rispettivamente con con l’80% e 15%.

Tra chi ha deciso di cambiare, poi, i dati riportano che in media ogni mese l’1,7% degli utenti di smartphone Android sono passati a un nuovo modello con lo stesso sistema operativo, mentre lo 0,3 percento è passato ad uno smartphone iOS. Quanto a Apple, l’1,1% degli utenti di smartphone iOS sono passati a un nuovo modello con lo stesso sistema operativo, mentre solo lo 0,4% degli utenti ha cambiato per uno smartphone Android. Complessivamente, l’82% degli utenti Android e il 73% degli utenti iOS hanno scelto uno smartphone con lo stesso sistema operativo quando hanno acquistato un nuovo dispositivo. Regola che non vale invece per gli utenti Windows phone: il 60% di chi ha sostituito questi dispositivi, infatti, è passato a uno smartphone Android e il 15% a uno smartphone iOS, mentre il 20 percento è passato a un nuovo smartphone Windows phone.

L’analisi del tasso di fedeltà mostra inoltre due altre tendenze interessanti: il primo è che è significativamente più alto per gli utenti di fascia alta, mentre gli utenti di fascia bassa risultano più propensi al cambiamento. E il secondo è che è significativamente influenzato dai cicli annuali di rilascio degli iPhone: nelle due settimane dopo il lancio di un nuovo modello di smartphone iOS, i tassi di cambiamento degli utenti iOS sono aumentati drasticamente, e il tasso di fedeltà degli utenti iOS è aumentato dal 73 al 93%. Al contrario, nello stesso periodo, il tasso di fedeltà degli utenti Android è sceso dall’82 al 76%, con un raddoppio degli utenti Android che sono passati a nuovi modelli iOS rispetto al periodo che precede il lancio dei nuovi modelli.

Quanto al traffico dati, quando si cambia lo smartphone si registrano incrementi medi tra il 20 percento e il 45 per ogni sottoscrizione/Sim. La crescita del consumo di dati è più elevata nei mercati meno avanzati e per categorie di dispositivi con cicli di vita più lunghi, mentre è inferiore nei mercati avanzati con cicli di vita più brevi dei dispositivi.

Se poi si analizzano i consumi di traffico dati in mobilità nei giorni seguenti al cambio del dispositivo, si evidenzia un aumento significativo per quel che riguarda il download di software scaricato dagli app store: ma dopo pochi giorni il modello di consumo di dati torna al tipico mix dove a dominare è il traffico video.

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