«Le aspettative per il 2010, in linea con le previsioni economiche
di ripresa dopo la recessione, sono di passare da una
focalizzazione rivolta alla riduzione dei costi a una forte
attenzione al valore creato in termini di produttività delle
risorse utilizzate». Mark McDonald, Group vice president e head of
Research for Gartner Exp prevede un’evoluzione significativa che
inverte, per Cio, la tendenza del 2009 che aveva visto una continua
riduzione dei budget, ritardi negli investimenti e, quindi, la
necessità di fare fronte a una domanda crescente di servizi IT con
risorse limitate.
La conseguenza è una richiesta di maggior produttività e
flessibilità. Tale richiesta ha spinto, secondo la società di
analisi Experton Group, più di 100mila organizzazioni e
sviluppatori in tutto il mondo ad orientarsi verso soluzioni di
cloud computing. Lo spostamento di paradigma verso il cloud è
favorito da alcune novità che fanno la differenza rispetto agli
approcci precedentemente usati per virtualizzare le risorse di
calcolo e le applicazioni. Sempre più applicazioni, infatti,
risiedono sul browser piuttosto che sul desktop e, al contempo,
sono sempre più disponibili infrastrutture a banda larga e
tecnologie di virtualizzazione ad alte prestazioni.Nonostante
queste condizioni favorevoli, permangono però resistenze da
superare.
“La principale preoccupazione dei professionisti dei data center
verso il pubblic cloud, è ad esempio quella relativa alla security
e alla privacy – spiega Thomas J. Bittman Vp Distinguished Analyst
di Gartner -. Una preoccupazione che potrebbe non essere del tutto
infondata”. Una recente indagine di Gartner sul tema della
pianificazione dei progetti e degli investimenti, ha evidenziato
che tre quarti degli intervistati preferisce il private cloud
rispetto al public cloud. Ma va anche ricordato che la maggiore
sfida sul private sono non tanto le tecnologie quanto i cambiamenti
dei processi, delle persone e delle relazioni.
Per i responsabili dell’IT resta ancora complesso sia determinare
il cambiamento di paradigma che la “nuvola” comporta per l’IT
aziendale sia scoprire quali offerte cloud abbiano raggiunto il
livello di maturità per affrontare esigenze business-critical. Ed
è ancora problematica la scelta del partner tecnologico che deve
poter soddisfare al meglio le esigenze dell’organizzazione.
Experton Group fornisce alcune indicazioni per il mercato americano
identificando nel quadrante dei leader del Software as a Service un
fornitore come Salesforce, seguito da Microsoft e Hp.Tuttavia nel
Cloud Vendor Benchmark 2010, relativo al mercato tedesco, indica il
gruppo Deutsche Telekom con la consociata T-Systems, come leader
nei servizi cloud soprattutto nel mercato Pmi, nel settore dei
clienti corporate oltre che per le private cloud e per le ibride.
Nel segmento dei Corporate Customers l’offerta di T-Systems
racchiude i Dynamic Services , un modello operativo completo che fa
confluire servizi IT flessibili, costi di gestione ridotti, un
breve periodo per l’implementazione delle soluzioni e un alto
livello di qualità.