Facebook “free basics” è stato messo al bando in India dalla locale authority di regolamentazione delle comunicazioni, la Trai. L’iniziativa del social network, nata per offrire l’accesso gratuito alla rete in 30 paesi a 4 miliardi di utenti asiatici, secondo il garante non rispetterebbe la nuova legge nazionale che impedisce ai servizi di telecomunicazione di imporre tariffe differenti in base ai contenuti.
Free basics era finito negli ultimi mesi al centro di un’aspra polemica in India, dove il social network contava già su 132 milioni di utenti: il progetto era stato criticato per la violazione dei principi della neutralità della rete: offrendo infatti il collegamento gratuito a Internet, l’azienda avrebbe scelto di propria iniziative quali siti includere e quali escludere dal programma, permettendo inoltre l’accesso esclusivamente ai propri servizi. Una strategia inaccettabile per le autorità indiane, che respingono l’idea di Internet come un “giardino recintato”.
Free Basic è stato al centro di una campagna di comunicazione in cui era sceso in campo direttamente il fondatore e numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, dichiarando l’obiettivo di mettere il web a disposizione anche delle popolazioni più povere. Il servizio prevede che non possano essere scaricate fotografie, e che si possa utilizzare un numero ristretto di servizi.
Il programma era stato attivato in India lo scorso anno, e subito aveva attirato su di sé una serie di accuse, prima fra tutte quella di voler “spingere” le attività del social network a scapito di quelle della concorrenza.