I PRIMI NOVE MESI 2009

Telecom Italia, ricavi a +10,9%. E’ l’effetto Sud America

Il mercato domestico soffre ma migliora il trend del mobile. Bernabè: “Proseguiamo il rafforzamento sul core market e generazione di cassa”. Confermati i target 2011 e la distribuzione dei dividendi

Pubblicato il 11 Nov 2011

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Ricavi a quota 22.059 milioni di euro, pari a un’impennata del 10,9% e indebitamento netto rettificato a 29.948 milioni in diminuzione di 1.520 milioni. Questi i numeri salienti dei primi nove mesi del 2011del Gruppo Telecom Italia. Il business è stato trainato dalle ottime performance di Brasile e Argentina laddove le performance a livello domestico procedono con il segno meno. Da segnalare però l’inversione del trend in particolare nella telefonia mobile che riprende a marciare in direzione della cxrescita.

‘Proseguiamo il percorso di rafforzamento sui core market e generazione di cassa – sottolinea il presidente esecutivo Franco Bernabè -. Il miglioramento nei trend domestici, unito ad un’attenta gestione operativa e un’efficace gestione finanziaria, consentono di confermare i target’ (l’indebitamento finanziario netto rettificato a fine 2011 è stimato a circa 30,7 miliardi di euro a fine 2011, 29,5 miliardi di euro escludendo l’impatto derivante dalla partecipazione alla gara Lte).

In merito alla possibilità di nuove acquisizioni Bernabè sottolinea che ‘quello che abbiamo fatto quest’anno è sufficiente: abbiamo acquisito Aes Atimus e quando vi saranno ulteriori opportunità, in linea con la nostra strategia e coerente con l’obiettivo di deleveraging promesso, agiremo’.

Confermata la politica di distribuzione dei dividendi dopo la partecipazione alla gara per le frequenze Lte, che comporta per la società un esborso di 1,2 miliardi circa. ‘Telecom registrerà il costo della partecipazione alla gara per le frequenze Lte senza deviare dalla policy di distribuzione dividendi’, ha puntualizzato Bernabè.

Il presidente esecutivo di Telecom Italia è convinto che il mercato delle Tlc è destinato al consolidamento: ‘Penso che il numero degli operatori dovrà essere razionalizzato’. ‘Telecom è in posizione decisamente migliore rispetto al passato e ritengo che usciremo vincitori da questo processo’.

I PRIMI 9 MESI 2011
In dettaglio l’Ebitda si è attestato a 9.175 milioni (+8,3% al confronto con i primi 9 mesi del 2010), l’Ebitda organico a 9.234 milioni (-1%) mentre l’Ebit è calato a 1.847 milioni (erano 4.304 a fine settembre di un anno fa) ‘a seguito della svalutazione, già registrata a giugno – rende noto l’azienda – dell’avviamento delle attività domestiche per 3.182 milioni. In crescita l’Ebit organico, del 4,9% a quota 5.052 milioni e l’operating cash flow che ha ‘guadagnato’ 1.073 milioni attestandosi a 4.254 milioni.
Negativo per 1.206 milioni l’utile netto ed escludendo la svalutazione dell’avviamento il risultato netto del periodo ammonterebbe a 2 miliardi, +8,6% rispetto all’esercizio precedente.

RICAVI DOMESTICI
I ricavi domestici, pari a 14.098 milioni di euro, continuano però a scendere: si riducono del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2010 (15.032 milioni di euro) con una flessione in termini organici del 5,7%. Il trend riguarda sia le operazioni consumer sia quelle business. Il segmento presenta una riduzione dei ricavi, rispetto ai primi nove mesi del 2010, pari a 512 milioni di euro (-7,0%). Contrazione riconducibile – rende noto l’azienda – ai servizi tradizionali di fonia, sia sul mobile sia sul fisso, solo in parte compensata dallo sviluppo dei ricavi Internet Mobile (+53 milioni di euro, +16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; +23,7% nel terzo trimestre).

Riguardo al segmento business la riduzione dei ricavi è pari a 183 milioni di euro, con un trend di progressivo recupero dall’inizio dell’anno (–6,9% nei primi nove mesi del 2011 rispetto a -7,1% nel primo semestre). Tale flessione riguarda prevalentemente la componente mobile e la componente dei servizi tradizionali voce sul fisso, quest’ultima in particolare attribuibile ad una erosione della base clienti (-5,2 % rispetto al 30 settembre 2010).

TLC FISSE
Mei primi nove mesi del 2011 i ricavi sono pari a 10.040 milioni di euro, con una riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di 476 milioni di euro (-4,5%). Tale contrazione è principalmente
attribuibile alla riduzione degli accessi retail, che a fine settembre 2011 sono pari a circa 15 milioni di linee (-3,4% rispetto al 31 dicembre 2010, -4,9% rispetto al 30 settembre 2010). La dinamica di contrazione presenta nel terzo trimestre un rallentamento rispetto ai precedenti (-135 migliaia di linee nel terzo trimestre 2011 rispetto a -183 migliaia di linee nel secondo e a –206 migliaia di linee del primo), grazie alle politiche commerciali di mantenimento e recupero della clientela. Per quanto riguarda i servizi BroadBand, si registra, viceversa, una sostanziale stabilità di fatturato grazie ad un portafoglio clienti che rimane pressoché stabile, in un difficile contesto di mercato, che conferma accese dinamiche competitive e progressivi segnali di saturazione. Il portafoglio complessivo BroadBand è pari a 9,1 milioni di accessi (+14 mila rispetto al 31 dicembre 2010), di cui 7,1 milioni Retail (con una quota di mercato stabilizzata al 54% circa dopo un periodo di continua diluizione) e 1,9 milioni Wholesale.

TLC MOBILI
Il settore Mobile prosegue il percorso di miglioramento strutturale delle performance commerciali, a conferma dell’efficacia della strategia di riposizionamento intrapresa: la base clienti presenta una crescita rispetto a fine 2010 di 661.000 linee ed è pari a circa 31,7 milioni, con un valore di churn al 30 settembre 2011 pari a 16,4%, in riduzione rispetto al 16,8% dello stesso periodo del 2010.
I ricavi dei primi nove mesi del 2011 sono pari a 5.286 milioni di euro, con un progressivo e costante trend di miglioramento (-6,5% nel terzo trimestre rispetto a -7,6% del secondo e a -12% del primo trimestre 2011). Sui ricavi da servizi la variazione in termini organici rispetto allo stesso periodo del 2010 è pari a -9,3% (-7,5% nel terzo trimestre 2011 rispetto a -8,7% nel secondo trimestre 2011 e a -11,7% del primo trimestre 2011). La flessione dei ricavi è principalmente attribuibile al messaging (-25 milioni di euro) e ai servizi a contenuto (-38 milioni di euro). Viceversa, i ricavi da Mobile Internet (Browsing) presentano una crescita di 30 milioni di euro (+4,8%) con un trend di sensibile miglioramento nel corso dell’anno, grazie alla crescita degli user sia large screen (+6,2%, di cui Consumer +21,8%) sia small screen (+19,1%, di cui Consumer +28,4%) e alla maggiore penetrazione e diffusione dei device abilitanti (Internet keys e Smarthphones).

TERZO TRIMESTRE 2011
In merito al terzo trimestre 2011 i ricavi ammontano a 7.516 milioni, pari ad un balzo in avanti del 12,6% rispetto al corrispondente trimestre 2010. In Forte crescita, del 16,6%, l’Ebitda che ha raggiunto i 3.198 milioni e l’Ebit è balzato in alto del 32,7% a 1.888 milioni. E un’analoga crescita è stata registrata dall’utile netto consolidato che si è attestato a 807 milioni.

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