Fastweb amplia il suo progetto di smart working. Alla vigilia della giornata del Lavoro Agile – domani 18 febbraio – la compagnia estende la possibilità di lavorare fuori dall’ufficio ad altri 500 lavoratori, portando la cifra globale di dipendenti che possono lavorare da remoto a 1.514. Questo significa che il 59% della popolazione aziendale può lavorare in smart working per 4 giorni al mese.
Fastweb ha lanciato un progetto pilota di Smart Working nel 2015. I risultati sono stati molto positivi sia in termini di partecipazione sia in termini di produttività, e l’azienda ha deciso che nel 2016 il Lavoro Agile è per Fastweb un progetto corporate.
In particolare nel 2015, hanno partecipato al progetto Smart Working 1.015 dipendenti (il 40% della popolazione aziendale) con figure professionali diverse e residenti in tutta Italia, che avevano già in dotazione smartphone, Vpn (Virtual private network) e Pc portatile aziendale e che hanno avuto la possibilità di lavorare da remoto fino a 3 giorni al mese. 13.480 sono le giornate di Smart Working godute in Fastweb tra aprile e dicembre 2015 con una percentuale di utilizzo del 78% per una media di 2,4 giornate al mese a lavoratore e circa 2 ore al giorno di tempo risparmiato per gli spostamenti fra abitazione e luogo di lavoro. I lavoratori hanno apprezzato il fatto di poter lavorare da casa: sono migliorate la motivazione, il senso di appartenenza e il 57% dei capi afferma che la produttività aziendale è aumentata.
“Fastweb offre già ai propri clienti, oltre a connessioni alla rete internet a banda larga e servizi di telefonia fissa e mobile, soluzioni di Ict come la Comunicazione Unificata, le soluzioni di Cloud e sicurezza che permettono alle aziende di lavorare anche in mobilità. E’ in questo contesto che estendere lo Smart Working anche all’interno dell’azienda è stato un passaggio naturale – spiega Roberto Biazzi, Chief of Human Capital di Fastweb – Il Lavoro Agile è una delle iniziative che la nostra azienda ha messo in campo all’interno di un progetto che pone al centro la persona e i suoi bisogni di conciliare vita e lavoro. Siamo convinti che la possibilità di lavorare in un modo più flessibile e fuori ufficio stia portando benefici all’azienda in termini di benessere organizzativo e produttività e all’ambiente in termini di riduzione degli spostamenti casa-lavoro”.