TV DIGITALE

Il digitale fa bene all’entertainment, ecco perché

Il volume d’affari del settore tocca il massimo storico. Nel 2016 i video digitali oltre il 50% dell’intero mercato. La rubrica di Augusto Preta

Pubblicato il 19 Feb 2016

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L’impennata del comparto digitale nel Regno Unito ha spinto il mercato dell’entertainment – giochi, video e musica – a un massimo storico di £ 6,1 miliardi (€8,3 mld) nel 2015, lasciandosi alle spalle oltre un decennio di declino, secondo le cifre fornite dall’Entertainment Retailers Association (ERA), basate sui dati dell’Official Charts Company (musica, video) e GfK Chart-track (video games).

Le vendite complessive di entertainment avevano raggiunto £6,04 miliardi nel 2004, ma al picco sono poi seguiti undici anni di crisi, con il minimo di £5,2 miliardi registrato nel 2012 a seguito dell’impatto di internet, inclusa la pirateria, e della chiusura dei nomi di spicco come Woolworths, Our Price e Virgin.

L’andamento del 2015 suggerisce che i cospicui investimenti dei nuovi servizi e retailer digitali sulla rete stanno finalmente aiutando l’industria a voltare pagina.

Lo scorso anno i tre settori dell’entertainment hanno registrato una crescita rispettivamente dell’1,5% per i video, del 3,5% per la musica e un impressionante 10% per i giochi.

In ciascun settore, la crescita è stata trainata dai servizi digitali: nella musica, i servizi streaming come Spotify, Google Play Music, Apple Music, Deezer e Amazon Prime Music hanno aumentato le vendite di circa il 50% a £251m nell’arco dell’anno; nel video, le entrate del digitale da servizi quali Netflix, Amazon Prime e Sky Store hanno superato per la prima volta un miliardo di sterline, facendo sì che il video stia per diventare un’attività a prevalenza digitale; nel comparto giochi, le entrate digitali da servizi online e mobile – che sono più di quelle di musica e video messe assieme – è cresciuto del 17% a £1,9 miliardi.

Nel complesso, i servizi digitali rappresentano ormai quasi il 60% delle entrate dell’entertainment nel Regno Unito.

L’aumento di popolarità del pagamento di contenuti da piattaforme come Netflix, iTunes, Sky Store e Amazon Prime ha alimentato il 30% degli incrementi nei ricavi del digital video.

All’impulso del digitale fa da contraltare il 15% di diminuzione delle vendite di DVD e Blu-ray sceso a £1,07 miliardi e il calo del 28% nel mercato del noleggio fisico a £76,9m, mentre il mercato video in totale è aumentato dell’1,5% a £2,24 miliardi.

Il 2016 segnerà il punto di svolta del video digitale che sorpasserà per la prima volta le vendite fisiche superando il 50% del totale delle vendite video. Il DVD/Blu-ray peraltro non è ancora in via di estinzione, con oltre 320.000 acquisti al giorno: il best seller dell’anno è stato Paddington, mentre la quarta stagione di Games of Thrones è stato il programma TV più venduto.

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