Forse Asati aveva ragione sul caso Kroll. I piccoli azionisti di Telecom Italia commentano la notizia apparsa sul Corriere della Sera di oggi nella quale si riporta la pronuncia della Cassazione riguardo l’annullamento dell’assoluzione in secondo grado di Tronchetti Provera, ex Presidente di Telecom Italia, dal reato di ricettazione ai danni della Kroll.
“La clamorosa notizia appare confermare il contenuto delle denunce che Asati da anni, tramite i propri legali, in tutte le sedi giudiziarie e non, nonché negli interventi alle Assemblee Telecom ha presentato, chiedendo ai Vertici che nel corso degli anni si sono susseguiti, un atto di trasparenza e di etica per fare definitiva chiarezza sulle tante operazioni di spionaggio, emerse nel periodo 2001-2006 – si legge in una nota – Già dal 2010 nell’occasione del Rapporto Deloitte Progetto Greenfield, Aasati ebbe a sottolineare come la Società e in primis il Collegio Sindacale, non avevano approfondito adeguatamente alcune delle tante operazioni illegali di spionaggio commesse ai danni di Telecom e di alcuni dirigenti proprio nel periodo 2001-2006. Tra queste senz’altro lo spionaggio alla Kroll e la nefasta messinscena della falsa microspia che nell’agosto 2001 servì a disarticolare le funzioni specifiche di controlli interni esistenti, relativamente sia alla Governance societaria sia alla Security Telecom“
Asati invita gli attuali vertici Telecom Italia, “in caso di condanna definitiva, a tutelare gli interessi aziendali e di tutti gli azionisti, anche al fine di valutare ogni possibile potenziale azione risarcitoria o di recupero nei confronti anche di organi collegiali, che potrebbero avere trascurato segnalazioni o iniziative di legge che il semplice buon senso avrebbe dovuto consigliare”.