LAVORO

“Smart working: più produttività meno assenteismo”

Gregorio Fogliani presidente di Qui! Group: “L’ufficio non più l’unico luogo dove essere operativi”. A marzo i dipendenti di una delle startup controllate dalla società potranno lavorare da casa due giorni alla settimana

Pubblicato il 23 Feb 2016

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“Incentivare la diffusione dello smartworking significa accettare che il mondo del lavoro è cambiato e che, grazie alle nuove tecnologie, l’ufficio non è più l’unico luogo in cui si può essere operativi”. Gregorio Fogliani, presidente di QUI! Group, spiega così i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro rispetto ai quali la società si sta mostrando particolarmente aperta. Come dimostra l’esperimento che lancerà a Napoli il prossimo mese: i dipendenti di una delle startup controllate dalla compagnia potranno lavorare da casa due giorni la settimana, con un risparmio medio dall’eliminazione dei tempi di viaggio casa-lavoro stimato in tre ore al giorno. Tempo che potrà essere sfruttato meglio sia per la tutela della loro vita privata, sia per la loro produttività.

“Li valuteremo sugli obiettivi di lavoro, non più sul tempo passato in ufficio – spiega Fogliani -. Siamo certi di ottenere ottimi risultati: i dati dimostrano che il lavoro agile aumenta la produttività, riduce l’assenteismo e favorisce la soddisfazione dei collaboratori”. Il numero uno di QUI! Group ricorda che il gruppo lavora già da tempo su forme di flessibilità, in primis su quella oraria in entrata e uscita dall’ufficio, che secondo Fogliani rappresentano “un atto di fiducia nei confronti dei collaboratori che viene ampiamente ripagato”.

La flessibilità e le misure di welfare aziendale adottate, sottolinea, hanno permesso di “garantire la partecipazione femminile (al 70% in azienda), di fidelizzare i dipendenti e quindi trattenere i nostri talenti”. Gli incentivi alla diffusione del welfare aziendale previsti dalla Legge di Stabilità e il ddl attualmente in discussione “dimostrano che l’attenzione al tema dei servizi ai dipendenti è entrato nell’agenda del Governo”.

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