Amazon web services lancia la sfida a Microsoft e Google, e offre i propri servizi cloud alle grandi banche degli Stati Uniti, proponendo loro i propri server come alternativa alla costruzione di centri dati di proprietà, soluzione che consentirebbe agli istituti di credito di realizzare notevoli risparmi sui costi. Lo riporta il Wall Street Journal, specificando che i primi contatti sarebbero già stati avviati con istituti come JP Morgan e Citigroup.
Nello specifico, JP Morgan starebbe verificando la possibilità di utilizzare il cloud pubblico in modo da tagliare le spese e aumentare la flessibilità nello spazio di archiviazione, ponendo però alcune condizioni precise su sicurezza, criptaggio e accesso. Un’altra banca che sembrerebbe intenzionata ad aprirsi ad Amazon sarebbe Capital One Financial, con l’obiettivo di ridurre i suoi centri dati da otto a tre.
Uno degli ostacoli sulla strada di questo processo sono gli altissimi standard di sicurezza richiesti dal settore bancario. Inquesto senso però Amazon può giocare una carta importante: il contratto da 600 milioni di dollari che si è aggiudicata nel 2014 con la Cia, per la quale ha messo a punto un cloud privato al quale si appoggiano le 17 agenzie di intelligence americane.