GOVERNANCE

Ofcom fa marcia indietro, niente scorporo di Openreach

L’operatore britannico dovrà aprire le infrastrutture ai concorrenti e rivedere la governance. Ma senza avviare processi di split della divisione per la gestione banda larga

Pubblicato il 25 Feb 2016

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Il colosso telefonico britannico Bt deve aprire le sue infrastrutture ai concorrenti, per permettere loro di creare proprie reti di fibra ottica, ma per ora non deve avviare lo scorporo della sua divisione Openreach, che gestisce il network della banda larga nel Paese. E’ quanto ha stabilito Ofcom, l’autorita’ per le comunicazioni del Regno Unito, in un ampio rapporto che ha analizzato il mercato delle tlc e la qualita’ dei servizi offerti.

Il gruppo britannico aveva gia’ messo a disposizione un miliardo di sterline in investimenti nella banda larga per evitare lo scenario di una separazione societaria. Nel rapporto si chiede anche a Bt, oltre ad avviare una ampia ristrutturazione di Openreach, di offrire un servizio migliore.

In particolare per quanto riguarda la copertura di tutto il territorio nazionale. Negli ultimi tempi le compagnie di telecomunicazioni sono state fortemente criticate dai deputati britannici e da alcuni attivisti per ‘aver dimenticato’ le comunita’ rurali nella copertura dei servizi di banda larga. I concorrenti di Bt non sembrano pero’ soddisfatti di quanto stabilito dall’Ofcom. L’ad di TalkTalk, Dido Harding, ha detto che il rapporto “non offre abbastanza garanzie” sul fatto che Openreach cambiera’ veramente. E nella polemica e’ intervenuto anche il leader dei libdem, Tim Farron, secondo cui l’autority del Regno avrebbe dovuto osare di piu’ e chiedere lo scorporo di Bt.

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