IL TAKEOVER

Vivendi non molla Gameloft, Opa rialzata del 20%

Proposti 7,20 euro per azione rispetto ai precedenti 6. Ieri il cda della casa di videogiochi aveva rifiutato la prima offerta, definendola inadeguata dal punto di vista finanziario e “priva di logica industriale”

Pubblicato il 01 Mar 2016

videogiochi-videogame-supermario-140626161542

Vivendi non si arrende alla bocciatura dell’Opa decretata ieri all’unanimità dal consiglio di amministrazione di Gameloft, e rilancia con un’offerta più alta del 20% rispetto alla precedente: 7,20 euro per azione rispetto ai 6 euro dell’offerta del 18 febbraio, che valorizzavano la compagnia a 512 milioni di euro. Il gruppo presieduto da Vincent Bollorè detiene già il 30% del capitale della società di videogiochi e il 26,72% dei diritti di voto, mentre l’altro principale azionista è la famiglia Guillemot. La mossa di Vivendi ha trovato riscontro positivo sui mercati: alle 10 il titolo di Gameloft si attestava alla borsa di Parigi a +7,66%. Sempre nel campo dei videogiochi Vivendi ha inoltre aumentato la propria partecipazione in Ubisoft dal 14,9% al 15,66%.

Ci sarà ora da vedere se la nuova offerta sarà in grado di superare le perplessità e le resistenze del management di Gameloft, che soltanto ieri si era espresso all’unanimità contro l’offerta pubblica di acquisto di Vivendi, sottolineando che si tratta di una proposta “contraria agli interessi della società, dei suoi azionisti, dei lavoratori e dei clienti“.

Motivando il rifiuto dell’offerta, il cda di Gameloft ha evidenziato “l’assenza di logica industriale” nel progetto di Vivendi, e il fatto che i termini finanziari dell’offerta “non riflettono il valore intrinseco di Gameloft e delle sue future prospettive”.

Nello spiegare il suo parere negativo, inoltre, Gameloft evidenzia “l’impatto negativo sullo staff della società dovuto alla natura ostile dell’offerta e, in particolare, sul team creativo e il management”, come pure “le condizioni con le quali Vivendi ha aumentato la sua quota in Gameloft dallo scorso settembre, che secondo il board hanno danneggiato gli azionisti di minoranza che hanno ceduto le loro azioni a Vivendi”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati