Uno degli effetti principali dell’utilizzo delle smart technologies nelle aziende è la crescita dei ricavi (+38% in Italia nei prossimi cinque anni), e la maggior parte dei manager sta già investendo e ricevendo benefici dal crescente utilizzo di tecnologie intelligenti nei luoghi di lavoro. A rivelarlo è la nuova ricerca di Avanade, secondo cui le aziende stanno prevedendo di aggiornare professionalmente la propria forza lavoro, con la creazione di nuove figure professionali e una riorganizzazione della struttura interna che secondo i dirigenti italiani riguarderà il 25% dei ruoli aziendali.
Nel gruppo delle smart technologies, spiega Avanade, sono comprese le tecnologie, come device connessi, dispositivi indossabili e soluzioni di intelligent automation che permettono ai computer o alle macchine di svolgere lavori o prendere decisioni solitamente di competenza degli esseri umani.
Il 63% delle aziende nella media globale (79% in Italia) ha già fatto importanti investimenti in smart technologies e inizia a ottenerne benefici, tra i quali emergono l‘incremento dei ricavi, il miglioramento della customer experience e un innalzamento del livello di soddisfazione dei propri dipendenti. Il 92% dei manager a livello globale (in Italia il 96%) crede che sarà più facile attrarre e trattenere i migliori talenti grazie all’aumento dell’utilizzo di smart technologies nell’ambiente di lavoro.
Il 73% degli intervistati a livello globale (69% per l’Italia) afferma che le aziende avranno bisogno di assumere dipendenti più qualificati per prendere decisioni sempre più complesse, e una parte importante punterà sulla capacità di raccogliere e analizzare i dati (59% su scalal globale e 63% per l’italia).
Circa il 60% dei manager intervistati a livello globale (e il 63% dei dirigenti italiani) crede che le smart technologies avranno un ruolo chiave nelle attività di supporto alla customer experience, e sempre il 60% pensa che le smart technologies avranno la capacità di identificare le opportunità di vendita (67% per gli italiani intervistati). Il 78% dei manager a livello globale (83% in Italia) che ha preso parte alla ricerca confessa che la propria azienda non ha posto ancora abbastanza attenzione ai problemi etici creati dall’utilizzo progressivo delle smart technologies.
Mentre i benefici derivanti dall’adozione delle smart technologies appaiono chiari ed evidenti, i top manager aziendali sono tuttavia alle prese con alcune questioni etiche derivanti dal loro uso, con la maggior parte degli intervistati disposti a spendere fino al 10% del budget IT aziendale per far fronte nei prossimi 5 anni alle questioni etiche poste dal crescente utilizzo delle tecnologie intelligenti in azienda.
”Se da una parte l’adozione di tecnologie intelligenti può sembrare un elemento di minaccia, in realtà le aziende di successo stanno già ottenendo risultati di business e stanno pianificando i prossimi investimenti nell’ambito delle smart technologies – sottolinea Ashish Kumar, Chief Growth Officer and Digital Lead di Avanade – Noi crediamo che le tecnologie intelligenti possano effettivamente aumentare le opportunità per i lavoratori in un ambiente di lavoro digitalizzato, così come possono aiutare le aziende ad attrarre e trattenere i migliori talenti di cui avranno più bisogno nel prossimo futuro’.