IL PERSONAGGIO

È Morto Ray Tomlinson, l’inventore delle e-mail

Scomparso sabato scorso all’età di 74 anni uno dei pionieri di Internet. Fu lui a creare nel 1971 il sistema di posta elettronca e il simbolo della “chiocciola”

Pubblicato il 07 Mar 2016

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Il papà della e-mail e inventore della “chiocciolaRaymond Tomlinson è morto sabato scorso. A dare la notizia della scomparsa del 74enne, originario dello Stato di New York, è stato un altro pioniere della Rete: Vinton Gray Cerf, oggi vicepresidente di Google.

Laureato al prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston, Tomlinson scrisse la prima e-mail nel 1971, ma lo fece in gran segreto: progettò il programma senza riferire nulla ai suoi capi di Arpanet, la rete a cui l’ingegnere stava lavorando e che poi avrebbe dato vita a Internet. A lui si deve l’invenzione della “chiocciola” come simbolo che separa il destinatario dal resto e indica che un messaggio deve andare a uno specifico computer della rete.

Fu proprio lui a raccontare tramite il suo blog la storia della creazione della chiocciola, cercando di evitare che la leggenda cancellasse i fatti. “La prima e-mail è stata inviata tra due macchine che si trovavano l’uno accanto all’altro” ed erano collegati tramite Arpanet. “Il primo messaggio fu abbastanza insignificante e in realtà l’ho dimenticato – spiegò qualche anno dopo aver creato il nuovo simbolo – Probabilmente si trattò di QWERTYUIOP (le prime lettere della tastiera, ndr) o qualcosa del genere”.

Lo stesso Tomlinson è noto anche per aver disegnato gli elementi fondamentali della posta elettronica, come le categorie di oggetto e destinatario. Una soluzione informatica in grado di rivoluzionare le comunicazioni tra gli esseri umani, che non a caso gli è valsa l’inserimento nel 2012 all’interno della “Walk of Fame” di Internet, una sorta di museo virtuale per conoscere le figure che hanno dato un contributo straordinario alla nascita e allo sviluppo della Rete.

“Non credete a tutto quel che leggete – ripeteva spesso -. Non credete a tutto quello che leggete sul web: ricordate che ci sono esseri umani che stanno dietro queste pagine e gli esseri umani fanno errori”.

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