Se la Roma ha centrato 7 vittorie consecutive nelle ultime sette partite di campionato è anche merito dei big data. Da qualche mese mister Spalletti e i suoi collaboratori si avvalgono infatti dei servizi di Tag.bio, una startup californiana con quartier generale a San Francisco specializzata in analisi dei dati.
A rivelare al Wall Street Journal l’utilizzo di questi nuovi strumenti digitali da parte della squadra capitolina è Chris Pallotta, che lavora nel fondo di private equity Raptor Capital Management, diretto dell’attuale presidente della Roma, James Pallotta.
Tag.bio è nata nell’Università della California, a San Francisco, ed è stata fondata da due ex giocatori di calcio amatoriali. Il software aggrega i dati dei movimenti avversari nelle partite precedenti, permettendo di analizzarli prima di una partita e di prevedere, con un buon margine di precisione, il comportamento futuro in campo della squadra rivale.
Naturalmente, spiegano al WSJ Chris Pallotta e i due fondatori della startup, il software da solo non garantisce una vittoria sul campo: i caratteri ricorrenti di gruppi e azioni vengono monitorati e analizzati di continuo, ma la valutazione qualitativa spetta sempre a chi deve prendere le decisioni, ossia all’allenatore. Insomma, uno strumento in più a disposizione del mister che non può certo sostituirsi ai responsabili della tattica.
La startup è piaciuta così tanto al presidente della Roma che quest’ultimo ha deciso di investirci direttamente nei mesi scorsi. Tag.bio si appresta ora a chiudere un secondo round di finanziamento da 1,5 milioni di dollari. Obiettivo: valutare un nuovo spettro di applicazioni oltre a quelle relative all’ambito sportivo. Secondo quanto riferito al quotidiano americano dal cofounder e ceo Tom Covington, Tag.bio sta lavorando ad un accordo con la Honda, che riguarderà le gare automobilistiche. La società californiana già oggi offre applicazioni nei settori dell’intrattenimento televisivo, della salute e della genomica. Un tool che negli Usa ha attirato soprattutto l’interesse delle società di marketing, per le quali i dati costituiscono una fonte vitale per decidere e valutare le proprie strategie pubblicitarie.