“La prossima sfida, il mio sogno, è poter portare quasi tutte le aziende sull’e-commerce, perché sia una normalità andare a distribuire tutti i prodotti, le merci, attraverso canali digitali che ormai sono alla portata di tutti”. Così Leonardo Bassilichi (nella foto), presidente della Camera di commercio di Firenze e vicepresidente nazionale di Unioncamere, individua nel commercio elettronico una delle direttrici di sviluppo più importanti per il futuro dell’export toscano durante il convegno “L’export toscano alla prova dei nuovi rischi globali”, organizzato a Firenze da Sace.
“In Italia siamo ancora indietro – prosegue Bassilichi – servono tre cose: la tecnologia, che è l’ultimo dei problemi; gli strumenti a supporto di garanzia, e la cultura, che è la componente più complessa. Ci si arriva credendo in qualcosa di nuovo e accettando un cambiamento, che vuol dire cambiare anche le regole della propria azienda“. “Siamo in un territorio che sta esportando già molto – prosegue Bassilichi nel suo focus sulla Toscana – però, come si ricorda sempre alle imprese, bisogna pensare sempre a svilupparsi anche se le cose stanno andando per alcuni abbastanza bene, specialmente sull’export”.
“Oggi con l’e-commerce stiamo cominciando a vedere aziende nella fascia da 50 a 100 milioni, quindi non piccolissime, avere un footprint mondiale, anche se per l’export il problema della dimensione d’impresa è rilevante – aggiunge Alessandro Castellano, amministratore delegato di Sace, gruppo assicurativo finanziario specializzato nell’export credit, nell’assicurazione del credito, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring – Per Sace la digitalizzazione è certamente una delle priorità. Un altro aspetto è quello della localizzazione dei nostri uffici: sempre di più abbiamo l’esigenza di essere vicini alle aziende medio-piccole. Ad esempio, in Toscana abbiamo una copertura di qualità: il problema è avere digitalizzazione, qualità, prodotti paperless, ed essere user friendly, capaci di dare il servizio che la gente si aspetta“.