TELEVISIONE

Mediaset-Vivendi, si tratta sul nuovo polo pay Tv europeo

Si intensificano i colloqui. Non solo sul futuro di Premium, ma su una joint venture per dare vita a una nuova piattaforma internazionale della Tv a pagamento. A mediare Fedele Confalonieri e Tarak Ben Ammar

Pubblicato il 08 Mar 2016

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Al centro dei colloqui tra i vertici di Vivendi e quelli di Mediaset c’è l’idea di unire le forze nel settore Pay Tv per dare vita a una piattaforma europea che tenga insieme Premium, per l’Italia, e le attività collegate a Canal+ per il gruppo francese. Un progetto quindi in cui “il perimetro della collaborazione su cui si sta lavorando sarebbe più ampio” del semplice interesse dei francesi per Premium, secondo fonti finanziarie consultate da AdnKronos, in un contesto in cui il ruolo dei mediatori sarebbe finora stato svolto da Fedele Confalonieri e Tarak Ben Ammar. In gioco tra le due aziende ci sarebbe un’intesa “più organica”, sia da un punto di vista azionario che commerciale, per il settore della pay tv in Europa, dove entrerebbero in gioco anche il ruolo di Canal+ e la questione dei diritti televisivi per il calcio, mentre viene ipotizzata “una possibile accelerazione nelle prossime settimane” che potrebbe portare a formalizzare le intese preliminari.

Così oltre al proprio impegno in Telecom, dove Vivendi è il maggior singolo azionista, con il 23,8% del capitale, il gruppo francese starebbe considerando seriamente anche l’ipotesi di una partnership con Mediaset, intavolando contatti per definire il futuro di Premium e la possibilità di integrazione con le attività del gruppo nella Tv a pagamento fuori dall’Italia. Incontri regolari tra i vertici delle due società, ricostruisce il sole24ore, si sarebbero svolti per tutto il mese di gennaio e di febbraio.

Al centro del confronto tra la società di Vincent Bollorè e quella guidata da Pier Silvio Berlusconi c’è il futuro di Mediaset Premium, la pay-tv del gruppo che al momento conta su oltre 2 milioni di abbonati e su un piano industriale che prevede l’attivo a partire dal 2017. Premium detiene in Italia i diritti per la trasmissione della Champions League, ottenuti per il periodo 2015-2018 aggiudicandosi un’asta da più di 700 milioni di euro e superando l’offerta messa in campo dai rivali via satellite di Sky.

A quanto riportano alcune fonti finanziarie interessate al dossier, al centro delle discussioni tra i vertici delle due società ci sarebbe al momento il futuro assetto societario dell’eventuale joint venture, e sarebbero allo studio gli aspetti legali e, in particolare, “le reciproche garanzie necessarie a stringere l’alleanza”. Una volta definita la struttura azionaria e la governance del nuovo soggetto, sarebbero poi gli advisor ad entrare nel dettaglio finanziario dell’operazione.

Quella con Vivendi è la seconda sessione di colloqui sul futuro di Premium, dopo quella che si era svolta nella primavera 2015 con il gruppo Sky di Rupert Murdoch e che però non aveva avuto esiti positivi, anche se non è detto che il filo dei contatti con la pay tv satellitare sia da considerarsi definitivamente spezzato.

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