Dopo un 2008 positivo, il mercato globale delle attrezzature per
telecomunicazioni ha subito una contrazione più grave del previsto
nel 2009, con un calo del 3,6% nel segmento delle infrastrutture e
del 9,9% negli apparecchi mobili. Nel 2010, secondo Idate research,
il tasso di crescita resterà stabile perché gli operatori sono
cauti e aspettano di verificare le condizioni macroeconomiche. Le
spese verranno selezionate attentamente, ma con qualche eccezione:
si continuerà a investire in attrezzature basate su Ip e
trasmissione ottica per rispondere alla crescente richiesta di
banda da parte di aziende e consumatori.
“Per la prima volta in cinque anni, nel 2009 le spese di capitale
degli operatori si sono contratte”, spiega la società di
ricerche francese. “Gli investimenti delle telecom si sono
significativamente ridotti l’anno scorso, per un totale di 174
miliardi di euro. Il CapEx fisso e mobile si è ristretto del 4,0 e
del 5,5% rispettivamente”. Diversi fattori si sono uniti per
creare queste condizioni: il contesto economico difficile, la
svalutazione del dollaro, la fine di un ciclo quinquennale di
investimenti, un insufficiente sostegno alla banda larga.
Oggi la situazione appare diversa: gli operatori si sono impegnati
ad estendere la copertura della banda larga ultraveloce e della
banda larga mobile e ciò rappresenterà un forte incentivo per il
mercato delle attrezzature telecom. Dati gli annunci fatti dai
maggiori player per una massiccia implementazione dell’Fttx in
Regno Unito e Stati Uniti, il mercato per l’accesso alla banda
larga fissa crescerà da subito, gradualmente per i prossimi due
anni, poi con una forte accelerazione fino al 2015.
Nel settore mobile, invece, nonostante le tabelle di marcia fissate
da diverse aziende per l’implementazione dell’Lte e
l’assegnazione, finalmente, delle licenze 3G e 4G, non è
prevista crescita quest’anno per le attrezzature d’accesso. La
ripresa è rinviata almeno al 2011.