Le trattative tra Vivendi e Mediaset sul futuro della pay tv Premium sono già in fase avanzata, e un accordo potrebbe essere imminente. Lo riporta l’agenzia Reuters citando fonti vicine al dossier, secondo le quali la strategia di Vivendi sarebbe quella di rilevare l’intero 89% della società nelle mani della compagnia guidata da Pier Silvio Berlusconi, pagandolo per metà in contanti e per metà in azioni di Vivendi.
L’altro 11% della Pay Tv che trasmette in Italia sul digitale terrestre e che può contare sui diritti in esclusiva per la trasmissione nella penisola della Champions league dal 2015 al 2018 è nel portafoglio di Telefonica, che lo ha rilevato un anno fa valorizzando l’intera società a circa 1 miliardo di euro.
Secondo i rumors che hanno ripreso a circolare con insistenza nelle ultime ore a condurre la trattativa sarebbero proprio l’Ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, e il presidente e azionista principale di Vivendi, Vincent Bollorè. “Pier Silvio è determinato a vendere e un accordo potrebbe essere firmato a breve”, ha detto una delle fonti, mentre un’altra ha fatto cenno alla possibilità di una joint venture europea sui contenuti.
Mediaset Premium può contare al momento su poco più di 2 milioni di abbonati, cresciuti in modo sostanziale dall’estate con l’acquisizione dei diritti di trasmissione della Champions league per il triennio in corso, costati 700 milioni di euro, e su un piano industriale che prevede il ritorno all’attivo a partire dal 2017.
Quella con Vivendi è la seconda sessione di colloqui sul futuro di Premium, dopo quella che della primavera 2015 che aveva visto Mediaset al tavolo con il gruppo Sky di Rupert Murdoch, che non aveva dato esiti positivi.