LA RICERCA

Italia nella top ten dello spam, ma si migliora a piccoli passi

Il nostro Paese in ottava posizione al mondo per “posta spazzatura” inviata, meglio del 2014 quando era al 4° posto. Malware: calano i messaggi diretti ai sistemi Pos

Pubblicato il 14 Mar 2016

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Diminuisce il numero di spam inviato dall’Italia, ma il nostro Paese è ancora nella top ten mondiale degli stati che inviano più comunicazioni maligne. Questo è quello che emerge dal report sulle minacce informatiche che hanno colpito il 2015, dal titolo “Stabilire il contesto: le mutazioni del panorama dettano le future strategie di risposta alle minacce”.

L’anno appena trascorso ha visto emergere attaccanti ancora più agguerriti, più furbi e capaci di osare maggiormente con i vettori di attacco, il cyber-spionaggio e le attività cyber nell’underground. Le preoccupazioni maggiori nel 2015 a livello globale hanno riguardato le estorsioni online e gli attacchi su larga scala che hanno colpito molte organizzazioni di alto profilo. Ashley Madison e Hacking Team ad esempio, sono solo due delle aziende che hanno visto milioni di impiegati e clienti esposti. In ogni caso la maggior parte delle violazioni di dati è stata causata dalla perdita del dispositivo, seguita da malware e azioni di hackeraggio. Il settore più colpito nel 2015 è stato quello della sanità, l’utilizzo dei crypto-ransomware ha raggiunto l’83% del numero totale dei ransomware e il numero dei malware per Android è raddoppiato rispetto al 2014, arrivando a 32 milioni.

Cosa è successo in Italia nel 2015:

Spaml’Italia è l’ottava nazione al mondo per spam inviato. Il nostro Paese segna un miglioramento rispetto al quarto posto del 2014. Ai primi tre posti Stati Uniti, Cina e Russia. Nel 2014 le prime tre posizioni erano occupate da Stati Uniti, che si confermano “leader” nel settore, Spagna e Argentina

Visite a siti maligni L’Italia entra nella top ten dei Paesi con il maggior numero di utenti che visitano siti maligni. Ai primi tre posti Stati Uniti, Giappone, Australia

Online Banking – Nel 2015 sono stati 11.097 i malware di online banking che hanno colpito l’Italia

Malware diretti ai sistemi PoS – Diminuiscono i malware diretti ai sistemi PoS che hanno colpito l’Italia. Nel 2014 il nostro Paese era l’ottavo più colpito in tutto il mondo, nel 2015 esce dalla top ten, facendo registrare solo 25 sistemi colpiti

Nell’ultimo periodo di riferimento, il quarto trimestre 2015, in Italia sono stati identificati:

– 33.585.353 indirizzi IP che inviano spam
– 4.139.744 malware
– 5.823 PC infetti
– Il numero più preoccupante è relativo ai download di app maligne, che sono stati ben 290.003

“Le nostre osservazioni sul 2015 hanno confermato che i metodi tradizionali per la protezione dei dati e degli asset non sono più sufficienti e dovrebbero essere ripensati, per mantenere i migliori livelli di sicurezza aziendale e personale” Ha commentato Raimund Genes, CTO Trend Micro.

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