Il dibattito sullo sviluppo del digitale terrestre di seconda generazione e della tecnologia 5G pone l’accento sull’importanza di sviluppare parallelamente sia i più moderni standard radiotelevisivi, sia l’impiego delle soluzioni IoT che troveranno piena applicazione nei più diversi settori merceologici. Anitec – Associazione Nazionale dei produttori di apparati, prodotti e soluzioni di Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo – condivide e supporta la proposta della Commissione Europea relativa all’uso della banda di frequenza 700MHz che prevede il 30 giugno 2020 come termine ultimo per rendere disponibile la banda per i servizi mobili.
Crediamo che la piena e tempestiva implementazione di questa decisione rappresenti strumento essenziale per il pieno sviluppo, anche in Italia, dei nuovi modelli economici e sociali basati sul digitale. Da un lato, infatti, il digitale del futuro sarà fortemente influenzato dall’Internet delle Cose (Industria 4.0; Smart Cities; Connected Car; Weareble&Personal Health) che avrà la sua piattaforma di elezione nella tecnologia mobile 5G che diventerà commerciale dal 2020. Dall’altro, consentirà il pieno allineamento ai maggiori Paesi europei (Germania, Francia e UK) che hanno già annunciato propri piani di transizione con obiettivo 30 giugno 2020.
Al contempo, l’introduzione dei nuovi servizi di comunicazione sulla banda 700Mhz, non può prescindere dall’adozione in tempi brevi di un piano nazionale di evoluzione dei servizi radiotelevisivi broadcast permettendo un miglioramento della qualità dell’immagine (ad esempio con trasmissioni ultra HD e HDR), una più diffusa interattività, grazie all’incremento dell’efficienza spettrale. I produttori di apparati riceventi (tv e decoder) si sono già impegnati investendo in questa direzione e rinnovando le proprie produzioni. Infatti, come richiesto dalle disposizioni della legge italiana, a partire dal 1° luglio dell’anno in corso, tutti i prodotti forniti ai canali distributivi saranno dotati di tecnologia DVB-T2 e HEVC, i più moderni standard per la ricezione di contenuti televisivi per la piattaforma digitale.
Riteniamo quindi che ogni sforzo debba essere fatto perché la transizione avvenga in linea con i maggiori Paesi europei, in una data il più prossima possibile al 2020.