Huawei ci riprova negli Usa: offerta per un contratto con Sprint

A due anni dal fallito tentativo di acquisizione di 3Com il vendor cinese si propone come fornitore per l’espansione della rete mobile broadband di uno dei maggiori carrier Usa. Nonostante i timori di Washington sulla sicurezza nazionale

Pubblicato il 12 Lug 2010

Huawei vuole ritagliarsi fette più consistenti del mercato
americano e imporsi anche negli States come fornitore delle aziende
leader. Secondo quanto riporta Financial Times, il vendor cinese ha
presentato un’offerta per un importante contratto con
l’operatore wireless Sprint Nextel; il quotidiano finanziario,
che cita fonti anonime vicine alla vicenda, afferma che Huawei è
in lizza per fornire le sue attrezzature a supporto
dell’espansione della rete mobile su banda larga di Sprint. Il Ft
non specifica di quali attrezzature si tratti, né quando sarà
presa una decisione sull’assegnazione del contratto.

Da tempo l’azienda cinese cerca di penetrare negli Usa. Nel 2008
aveva cercato di acquisire 3Com, ma ha dovuto abbandonare
l’offerta (presentata insieme a Bain Capital Partners per un
valore di 2,2 miliardi di dollari) perché le autorità americane
temevano rischi per la sicurezza nazionale. Anche un eventuale
contratto con la Sprint, del resto, necessiterebbe di un sì
informale di Washington, che teme lo spionaggio cinese sulle reti
di comunicazione americane.

Un portavoce di Huawei, sentito dalla Reuters, si è limitato a
commentare: "Come parte delle nostre attività negli Stati
Uniti, presentiamo sempre delle offerte per i contratti delle
aziende locali”.

A inizio anno Huawei aveva annunciato che avrebbe aumentato la sua
presenza in Nord America nel corso del 2010, assumendo 600 nuove
persone. Il vendor cinese ha un già contratto con Cox
Communications per la rete 3G Cdma dell’azienda ed è stato
scelto come fornitore per la rete WiMax di Clearwire, ma non è
ancora riuscito a farsi strada tra i carrier di primo livello degli
Stati Uniti.

Un accordo con un operatore del calibro di Sprint darebbe dunque un
colpo d’acceleratore sulle mire espansionistiche della società
cinese in Nord America e, secondo il Ft, aprirebbe la strada a
qualche acquisizione negli Usa. L’esito dell’offerta per il
contratto di Sprint resta tuttavia incerto, perché il carrier
americano ha già un importante accordo con Ericsson, che l’anno
scorso si è aggiudicata un contratto di sette anni, del valore di
5 miliardi di dollari, per gestire la rete di Sprint in
outsourcing.

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