LA DELEGA

Smart city, Vicari: “Più dati e meno traffico: spinta ai trasporti intelligenti”

Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio affida la delega al nuovo sottosegretario: “Al Mise battaglia vinta, ora lavoriamo al Mit”

Pubblicato il 23 Mar 2016

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Simona Vicari rilancia sulle smart city. Al sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, il ministro Graziano Delrio ha affidato la delega alle città intelligenti. “Già durante il mio mandato come sottosegretario delegato al Mise – commenta Vicari – la sfida sulle Smart City sembrava impossibile, eppure in pochi mesi siamo riusciti a creare una struttura, a cambiare una cultura e ad avviare il primo grande piano nazionale, organico e coerente, in grado di partire dal “basso” grazie alla sperimentazione delle smart grid e della domanda pubblica intelligente nei quartieri delle città metropolitane. Al Mit aspetta una sfida analoga, non meno importante. Siamo già al lavoro per individuare le priorità e per individuare il fabbisogno infrastrutturale urbano che meglio può prestarsi a divenire smart”.

“Le città devono diventare finalmente uno spazio dove vivere con tutte le condizioni per poter stare bene: non più attese alle fermate dei mezzi pubblici, neanche code ai semafori – spiega il sottosgeretario – La soluzione si chiama Smart city e si traduce in meno ferro, meno asfalto, più silicio, più dati, più click, più on line. Tecnologia e sicurezza viaggiano insieme come necessità interdipendenti. Sistemi logici configurati sotto forma di reti, correlati da servizi organizzati anch’essi a rete, mettono al centro la sicurezza fisica delle infrastrutture, compresi gli edifici pubblici e privati, gli impianti, le infrastrutture di comunicazione e la sicurezza dei sistemi di trasporto. E’ questo il senso della smart city: sistemi di trasporto efficienti, migliore mobilità significano saper proteggere in modo adeguato i sistemi informativi e le reti, ivi compresa la vita dei cittadini. L’impegno dell’Europa, del Governo e del Mit sulle Smart city, deve andare esattamente in questa direzione, stante l’attuale situazione di rischio”.

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