Accordo fatto tra Sharp e Foxconn. Il Gruppo Foxconn Technoloy ha deliberato l’acquisto del 66% del capitale della compagnia giapponese, specializzata nella produzione di dispositivi elettronici. Secondo quanto riporta Bloomberg, l’accordo è stato formalizzato dal board della società taiwanese, che pagherà 389 miliardi di yen, circa 3,5 miliardi di dollari, per i 2/3 delle quote di Sharp. Il deal segue temporalmente il diritto di prelazione nelle trattative di acquisizione concesso a inizio febbraio da Sharp a Hon Hai, holding che controlla Foxconn. Il titolo azionario di quest’ultima è attualmente sospeso, in attesa di un “importante annuncio“. Lecito attendersi dunque l’ufficializzazione dell’accordo a breve, forse già nella giornata di domani.
Si tratta di una mossa strategica in quanto Foxconn, da azienda manifatturiera specializzata nell’assemblaggio di componentistica elettronica, potrà iniziare tramite la società giapponese a raggiungere in modo più diretto e capillare il mercato dei consumatori. Le cifre dell’accordo sono inferiori rispetto a quelle circolate due mesi fa, quando Hon Hai aveva messo sul piatto poco più di 5,3 miliardi di dollari per rilevare l’intero pacchetto azionario di Sharp. In ogni caso, Foxconn è finalmente riuscita ad acquisire la compagnia nipponica a 4 anni di distanza dal primo tentativo (nel 2012 tentò di comprare il 10% di Sharp senza successo, ndr), battendo la concorrenza della Network Corporation, una cordata promossa dal governo nipponico.
Le due compagnie collaborano già in alcuni segmenti del mercato hi-tech, come quello della componentistica per gli iPhone della Apple e gli schermi Lcd. Due settori che potrebbero diventare un problema spinoso per Foxconn. Apple ha infatti recentemente aperto una divisione specializzata a Taiwan per realizzare in proprio schermi più leggeri, sottili ed efficienti dal punto di vista energetico. Bisognerà vedere se il nuovo tandem Foxconn-Sharp farà cambiare idea al colosso di Cupertino, che realizzando da sé i display toglierebbe al nuovo duo ricavi sostanziosi.