DIGITAL ECONOMY

Oettinger: “Ecco come l’Europa diventerà una gigabit economy”

Eliminare i 28 mercati “a silos” integrando reti e norme. Questa la ricetta del commissario all’Economia digitale per superare i “grandi campioni” Usa e Cina

Pubblicato il 30 Mar 2016

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L’Europa ha ancora molto da dire nell’economia digitale, e niente da invidiare agli innovatori asiatici o della Silicon Valley. Ne è convinto il commissario per la Digital Economy and Society Günther H. Oettinger, che ha di recente sottolineato come in molti settori digitali le aziende europee siano all’avanguardia e abbiano importanti punti di forza rispetto ai concorrenti internazionali.

Tuttavia, c’è spazio per migliorare. In particolare, per restare competitiva, l’Europa deve far sì che i “28 silos frammentati” dei paesi Ue siano unificati, ha detto Oettinger. “Una start-up europea oggi ha bisogno di 28 avvocati per capire 28 diverse legislazioni sulla privacy”, ha indicato il commissario: è comprensibile che molti imprenditori preferiscano lanciare la loro società negli Stati Uniti, dove esiste una sola legge per un mercato ugualmente vasto.

“Per i beni analogici abbiamo creato il più grande mercato del mondo, ora tocca al mercato unico digitale“, ha dichiarato Oettinger. Per questo l’Europa ha già adottato diverse misure, come una legislazione unificata sulla protezione di dati.

Ma la legge da sola non basta: l’Europa deve lavorare per creare anche l’infrastruttura che fa da spina dorsale all’economia digitale. “Abbiamo bisogno di una Gigabit infrastructure per una Gigabit economy”, è il motto di Oettinger. Questo si traduce nell’integrazione di tecnologie come vectoring, fibra di vetro e 5G. E’ così che anche l’Europa potrà dire la sua nelle auto a guida autonoma, nella sanità digitale, nell’e-government e nell’e-learning.

Qui l’Europa ha ancora strada da fare per mettersi al passo con i paesi più avanzati: abbiamo una moneta comune ma il segnale di ricezione mobile non è sempre affidabile passando da un paese all’altro dell’Ue, ha notato Oettinger.

Un’occasione che l’Europa può cogliere per diventare leader globale è quella di puntare sui temi della sicurezza e della protezione dei dati, secondo il commissario europeo. I negoziati con gli Stati Uniti sfociati nel nuovo “safe harbor”, il cosiddetto “Privacy Shield“, hanno dimostrato, ha affermato Oettinger, che è molto più efficace parlare con una voce sola che con 28 voci separate: l’Europa, ha concluso il commissario, deve agire da “squadra” per competere con i suoi concorrenti digitali, dagli Usa alla Cina, e tutti i paesi Ue e i rappresentanti delle loro industrie digitali sono invitati a partecipare allo sforzo comune.

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