Dopo il rincorrersi delle critiche sull’ultimo telefonino della
Apple, le minacce di class action negli Usa per il malfunzionamento
dell'antenna e lo studio di Consumer Reports che ha confermato
i problemi di ricezione dell’iPhone 4, la casa di Cupertino
decide di dare chiarimenti ufficiali con una conferenza stampa
organizzata per venerdì 16 luglio.
Il portavoce della Apple Steve Dowling non ha indicato nel
dettaglio quali saranno i temi discussi davanti alla stampa, ma ha
dato appuntamento alle 10 di mattino ai quartieri generali
dell’azienda in California.
I problemi con l’antenna dell’iPhone 4 sono emersi appena lo
smartphone è stato messo in vendita. La Apple ha riconosciuto il
difetto due settimane fa, parlando di un bug nel software a causa
del quale l’iPhone 4, come i suoi predecessori, visualizza sullo
schermo il livello del segnale in modo non corretto. Tuttavia lo
studio di Consumer Reports ha messo in dubbio l’approccio della
Apple.
La rivista ha infatti testato l’iPhone 4 e altri cellulari e
scoperto che il device della Apple ha un problema nella
progettazione dell’hardware, non del software, e per questo non
può raccomandare il nuovo Melafonino ai suoi consumatori finché
l’azienda produttrice non sistemerà il problema. Tuttavia la
stessa Consumer Reports riconosce che, difetto a parte, l’iPhone
4 è il miglior smartphone mai testato.
Gli analisti ritengono improbabile un richiamo degli iPhone dal
mercato – la notizia è circolata in questi giorni – visti gli
ingegnti costi dell'operazione: stando alle prime stime il
ritiro dei telefonini vale per Cupertino circa 1,5 miliardi di
dollari. Da escludersi, pare, anche il regalo agli utenti di una
custodia che tutelerebbe il funzionamento dell'antenna:
l'impatto dei conti è calcolato qui in 178,5 milioni.
L'ipotesi più probabile sembra quella della messa a punto di
un software in grado di aggiornare il funzionamento
dell'antenna.
Nel frattempo, secondo alcune indiscrezioni della stampa canadese,
Apple avrebbe acquistato Poly 9, azienda operante nel settore delle
mappe 2D e 3D. Con questa mossa Cupertino sembra diretta a entrare
in concorrenza con Google nel settore della geolocalizzazione. Si
vocifera infatti di un una sorta di "iEarth" che
servirebbe anche a garantire a Apple una propria applicazione di
mappe da offrire su iPad e iPhone, in luogo dei servizi di Mountain
View.