Asse Italia-Cina anti contraffazione. Più forte la tutela di brevetti e marchi

Accordo tra il Mise e l’Ufficio nazionale cinese della proprietà intellettuale: campagne di sensibilizzazione, servizi per le Pmi e un interscambio continuo di informazioni per combattere prodotti “taroccati”

Pubblicato il 05 Apr 2016

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Un piano d’azione per rafforzare la collaborazione tra Italia e Cina nel diffondere la cultura dell’innovazione attraverso il miglioramento e il potenziamento dei sistemi nazionali di tutela della proprietà industriale. Lo hanno definito il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico Antonio Gentile e il vicecommissario dell’Ufficio statale della Proprietà intellettuale (SIPO) della Repubblica popolare di Cina He Zhimin.

Sulla base di tale accordo, i due uffici nazionali preposti (la Direzione Generale Lotta alla Contraffazione-Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mise e il SIPO), si sono impegnati a diffondere, alle imprese e ai cittadini, nei rispettivi territori di riferimento, una maggiore consapevolezza degli effetti devastanti del fenomeno della contraffazione e degli strumenti di difesa. Saranno inoltre attivati sevizi per l’utenza e per le PMI e si cercherà di trasferire le reciproche conoscenze sui più recenti sviluppi in materia di proprietà industriale e di lotta alla contraffazione.

É fondamentale per gli operatori economici italiani fare affidamento su un sistema giuridico cinese che assicuri la tutela dei diritti di proprietà industriale e la certezza del diritto in tale ambito, affinché la nostra impresa, anche di piccole dimensioni, possa essere indotta a investire maggiormente in tale contesto – ha spiegato Gentile -. Per questo motivo assume carattere strategico intensificare la cooperazione con la Cina per la promozione e la tutela della proprietà industriale, migliorando l’efficacia del dialogo e dell’azione tra le nostre Amministrazioni, non solo con riferimento alla cooperazione nel settore della proprietà industriale, ma anche nel campo dell’enforcement e della lotta alla contraffazione”. La creazione in Cina di un ambiente più favorevole alla proprietà industriale e all’innovazione, ha aggiunto, “incoraggerà ulteriori scambi tra i due Paesi in ambito commerciale, scientifico, tecnologico e culturale”.

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