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L’Emilia Romagna porta la fibra nelle aree produttive

I Comuni potranno presentare le candidature fino al 15 aprile. I Fondi Fesr per 26 milioni di euro, stanziati dalla Regione, sono destinati alle aree bianche secondo la classificazione Infratel

Pubblicato il 05 Apr 2016

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I Comuni dell’Emilia Romagna potranno presentare fino al 15 aprile le candidature per la realizzazione della rete in fibra ottica a servizio delle aree produttive che ricadono nelle zone che Infratel definisce come “aree bianche”. I lavori, spiega in una nota Lepida, la società in house della Regione e delle pubbliche amministrazioni emiliano-romagnole per l’innovazione e le reti, saranno finanziati con i fondi Fesr, di 26 milioni di euro, stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, con un modello di intervento di aiuto di Stato di tipo diretto.

“Il percorso di candidatura – spiega Lepida – è inserito in un processo di censimento (come previsto dalla L.R.14 del 2014) a titolo conoscitivo delle aree produttive regionali: la Regione raccoglierà le candidature dei Comuni per le aree di interesse, nei territori classificati come A, B o C secondo la classificazione Feasr, in modo da costruire una graduatoria, che poi sarà utilizzata per la realizzazione delle opere. Una prima stima ipotizza che vi sia circa un’area produttiva finanziata per ogni Ente aderente”.

Ad aiutare i Comuni nella compilazione della scheda che descrive le caratteristiche delle aree, sono disponibili nel sito di Lepida spa, Ervet e Regione le Faq che rispondono a quesiti e dubbi legati alla presentazione dei documenti e alla dinamica della procedura, alle linee guida esplicative di quanto previsto nella Dgr 2251/2015 pubblicate sul sito della Regione, nonché le istruzioni per la compilazione della manifestazione di interesse. La candidatura richiede l’identificazione dell’area e la trasmissione del suo perimetro a Ervet, che provvederà al rilascio di un codice che la identificherà univocamente lungo tutto il processo di candidatura.

Lepida spa si occuperà della realizzazione delle infrastrutture che saranno di proprietà della Regione e della successiva gestione. “L’infrastrutturazione – prosegue la in house – avverrà seguendo l’ordine di graduatoria, raggiungendo l’area candidata a partire dal punto più vicino della Rete Lepida e poi dispiegando all’interno dell’area produttiva la fibra ottica affinché sia disponibile in un pozzetto presso ciascuna delle aziende residenti. Il servizio sarà quindi offerto da operatori di mercato, a condizioni equivalenti a quelle praticate nelle aree a maggiore diffusione dei servizi digitali. Lepida spa supporta la candidatura delle aree fornendo la distanza dalla Rete Lepida, il percorso di interconnessione e la verifica di essere in area bianca”.

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