chiederlo Fim, Fiom e Uilm, secondo cui in questo modo si può
lavorare "ad un progetto unitario che consenta di sviluppare
al massimo le potenzialità che ancora esistono nelle due
realta''.
Secondo i sindacati "con gli arresti effettuati dalla
procura della Repubblica di Roma arriva l'ennesima conferma
di quanto denunciamo da tempo: tutta l'operazione di cessione
da Eutelia ad Agile e la conseguente acquisizione da parte del
gruppo Omega, tutto era meno che una scelta
industriale".
Per Fim, Fiom e Uilm sono tre le ragioni per scegliere di
riportare indietro il ramo d'azienda ceduto: ripristinare una
gestione dei contratti di appalto più lineare e diretta;
risolvere il contenzioso legale avviato da Agile verso Eutelia e
viceversa "sulla gestione del fatturato rispetto ai
contratti di appalto – si legge in una nota congiunta – e su una
evidente distrazione di fondi"; ripristinare il debito
complessivo "ante cessione". La gestione unitaria
dell'amministrazione straordinaria – concludono – "oltre
che rendere giustizia sarebbe lo strumento piu' semplice per
la ricerca di soluzioni e alternative per i lavoratori
tutti".
"L' affaire" Eutelia tocca anche una delle più
grandi banche italiane, il Monte dei paschi di Siena. La banca
toscana, in risposta ai chiarimenti richiesti da Marco Raggiaschi
e Maurizio Zipponi, rispettivamente coordinatore provinciale
dell'Idv di Siena e responsabile nazionale del dipartimento
Lavoro/Welfare del partito, sui rapporti tra la società e
l'istiituto, precisa che 'l rapporto tra il Gruppo
Montepaschi e la società Eutelia è esclusivamente creditizio,
in gran parte acquisito da Mps dopo l'acquisizione di
Antonveneta, e mai incrementato negli ultimi anni".
"Non sono mai esistiti vincoli partecipativi diretti o
indiretti tra il Gruppo Montepaschi ed Eutelia – precisa
l'istituto – come già comunicato dalla banca il 19 settembre
2009". Per quanto riguarda, invece la presenza nel Cda di
Eutelia del sindaco revisore e del consigliere di Mps Leonardo
Pizzichi e Andrea Pisaneschi (poi dimessosi il 16/10/2009 ndr) –
altro punto su cui verteva la richiesta di chiarimento
dell'Idv – l'Mps afferna che si tratta di "scelte
individuali dei medesimi'rivendicate come tali dai due stessi
interessati, e che non hanno niente a che vedere con le scelte
della banca, non detenendo questa, né direttamente né
indirettamente, azioni di Eutelia o di società a questa legate,
e non avendo mai indicato alcun proprio esponente negli organi
sociali".
La quota del 2,283% di Eutelia citata dagli esponenti Idv come
pegno a fronte dei crediti concessi '"non risultava di
proprietaàdi Bmps – si legge ancora nella nota che ripercorre
temi già affrontati più volte in passato dall'istituto su
questo argomento – bensì come pegno, in relazione,
verosimilmente, ad operazioni creditizie concesse a soggetti
terzi; nella successiva comunicazione Consob del 30/6/2008 non
risulta più presente Bmps; è plausibile ritenere, quindi, che a
quella data il pegno fosse cessato'".
Mps inoltre ricorda come, nell'unica assemblea di Eutelia
svoltasi in quel periodo, la banca non abbia esercitato il
diritto di voto.