Oltre i confini dell'ufficio. Per i dipendenti dell’Agenzia
delle Entrate scatta l’ora del telelavoro. Il progetto
sperimentale (della durata di due anni), messo in campo dall’ente
e condiviso con i sindacati, si pone l’obiettivo di tutelare le
esigenze dei dipendenti in particolari condizioni personali e
familiari, che impediscono una presenza regolare in ufficio.
Il kit del “lavoratore a domicilio” è basato su un pc
portatile con tastiera, una stampante, una smart-card con il
relativo lettore, una scrivania con sedile annesso, un armadio e un
estintore. Grazie a una connessione Internet Adsl e un cellulare
aziendale, il dipendente può svolgere la sua attività
direttamente da casa, ricostruendo tra le mura domestiche una vera
e propria postazione di lavoro e viaggiando in rete dal suo pc
''virtuale'', da cui accede in tutta sicurezza alle
principali applicazioni utilizzate in Agenzia.
Può partecipare al progetto il personale impiegato con contratto
di lavoro a tempo indeterminato, che si dedica a un'attività
che si può svolgere da casa, come ad esempio rispondere agli
interpelli, predisporre circolari e risoluzioni, monitorare la
giurisprudenza tributaria o gestire il sito Internet e
Intranet.
"A ogni telelavoratore è garantito lo stesso trattamento del
personale in sede, sia in termini retributivi sia di formazione e
di crescita professionale", fa sapere l'Agenzia. Entro il
30 settembre prossimo i responsabili degli uffici interessati a
sperimentare il lavoro flessibile potranno predisporre la loro
proposta, che sarà valutata dalla direzione competente. Nella fase
iniziale il progetto coinvolgerà 100 dipendenti.