IL REGOLAMENTO

Data Protection a prova di equivoci: l’Europa ingloba i “termini” italiani

I testi in italiano del regolamento Ue e della direttiva per la prevenzione dei crimini mutueranno le diciture utilizzate nel codice privacy nazionale “titolare dei dati” e “responsabile del trattamento”. Accolta la richiesta di semplificazione dell’Authority

Pubblicato il 13 Apr 2016

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I testi italiani del Regolamento europeo in materia di Protezione dei dati personali e della direttiva che regola i settori di prevenzione, contrasto e repressione dei crimini utilizzeranno gli stessi termini di riferimento già adottati dal Codice privacy italiano: “Titolare del trattamento” e “Responsabile del trattamento“.

“Si tratta – spiega in una nota l’authority guidata da Antonello Soro – di un adattamento terminologico caldeggiato dal Garante per la protezione dei dati personali, preoccupato di non veder sottoposti gli operatori del nostro Paese a un inutile sforzo adattativo e interpretativo. L’iniziativa del Garante ha trovato anche il sostegno dei giuristi-linguisti di lingua italiana presso il Consiglio e il Parlamento Ue”.

Le precedenti versioni italiane del Regolamento, infatti, riportavano i termini “responsabile del trattamento” (data controller) e “incaricato del trattamento” (data processor). Tuttavia, prosegueil garante, trattandosi di fatto di figure identiche quanto a caratteristiche soggettive a quelle che nel Codice privacy italiano sono indicate rispettivamente come “titolare” e “responsabile”, “l’Autorità italiana ha chiesto ed ottenuto che i nuovi testi mantenessero tali diciture in modo da evitare a imprese, enti, professionisti e cittadini ogni possibile problema di interpretazione giuridica ed eventuali costi, anche materiali, connessi al cambiamento terminologico”.

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