rafforza l'orientamento del commissario all'Agenda
Digitale Regole verso la flessibilità nella definizione del
prezzo e la differenziazione geografica dei mercati.
Nella bozza di Raccomandazione che sarà pubblicata dopo
l’estate, e recentemente inviata al Parlamento europeo per
avere il via libera, prevede infatti flessibilità nella
definizione del prezzo di accesso alle reti da parte degli
operatori di comunicazioni elettroniche: secondo il testo,
infatti, i criteri di fissazione del prezzo dovranno essere meno
invasivi dello stretto orientamento al costo, prevedendo
incentivi regolamentari , qualora l’operatore dominante sia
soggetto a condizioni di separazione funzionale o ad altri tipi
di separazione come quella operativa che consentano parità di
trattamento (la cosiddetta “equivalence”) ed il pieno
rispetto del principio di non discriminazione.
Si tratta di un elemento innovativo, poiché tiene in opportuna
considerazione le situazioni di separazione riscontrabili, ad
esempio, nei modelli vigenti in Italia ed in Inghilterra, dove
gli impegni intercorsi con i rispettivi regolatori hanno portato
a condizioni di accesso tali da assicurare la piena parità di
trattamento.Un ulteriore elemento di novità riguarda
l’approccio geografico ai sistemi di regolazione negli stati
membri: la Commissione europea ha previsto che debba esservi
differenziazione geografica nella definizione degli obblighi di
accesso alle reti, cosi da garantire che obblighi meno intrusivi
possano essere previsti laddove si risconta un maggiore livello
di competitività del mercato su base regionale.Infine, con
l’obiettivo di consentire uno sviluppo aperto e competitivo dei
segmenti terminali di rete, la Commissione europea ha previsto
che ogni operatore che farà investimenti civili nella parte
terminale della rete – incluso il cablaggio interno
all’edificio condominiale/plurifamiliare – dovrà offrire
accesso a tale investimento in base a principi di trasparenza e
non discriminazione.
La Raccomandazione europea sull’accesso alle nuove reti dovrà
quindi essere applicata dalle Autorità nazionali di
regolamentazione – l’Agcom in Italia – che, con questa
nuova misura, avranno le mani più libere per promuovere la
crescita degli investimenti nel settore.