LA VERTENZA

Datacontact, c’è l’accordo: salvi 300 posti di lavoro

E’ stato formalizzato al Mise il passaggio dei lavoratori alla newco New Co Call Mat grazie all’applicazione della clausola sociale. I sindacati: “Fondamentale il ruolo di Telecom”

Pubblicato il 15 Apr 2016

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La clausola sociale salva 300 lavoratori del call center Datacontact di Matera. Lo annunciano i sindacati annunciando l’accordo firmato al Mise.

“Si è finalmente conclusa positivamente la vertenza sul call center Datacontact di Matera. Per la prima volta sono state applicate le clausole di continuità occupazionale per gli appalti di call center – fanno sapere dalla Slc Cgil – L’accordo prevede la piena continuità occupazionale per tutti i lavoratori interessati attraverso la completa applicazione del Contratto nazionale di Lavoro delle Telecomunicazioni e la continuità normativa del rapporto di lavoro con il conseguente riconoscimento dell’articolo 18 e la non applicazione delle tutele crescenti previste dal Jobs Act.”

Per la Slc si tratta di un risultato importantissimo, che stabilisce chiaramente un punto fermo per il recepimento nel contratto nazionale delle Tlc della clausola sociale “Un risultato che non era affatto scontato visto la difficile condizione di partenza e le tariffe tutt’oggi imposte dal committente Telecom, che hanno reso complicata la tenuta economica dell’operazione”, conclude il sindacato.

“Ci auguriamo – dice Giorgio Serao, della segreteria nazionale della Fistel Cisl – in conclusione che questa prima esperienza di successo porti alla definitiva regolamentazione del settore dei call center e alla soluzione di tutte le vertenze aperte”.

“A seguito della disdetta del contratto di appalto da parte di Telecom, i lavoratori di Datacontact di Matera rischiavano di perdere il lavoro – ricorda Serao – La contestuale approvazione da parte del Parlamento delle clausole sociali per i call center che consentono la continuità’ occupazionale, ha permesso al Sindacato di chiedere alla committenza Telecom di farsi carico, nell’assegnare la nuova commessa, di garantire il lavoro ai 300 dipendenti. Telecom ha dato grande disponibilità ad accompagnare la prima vera esperienza di clausole sociali e tramite il fornitore Abramo e Utility ha garantito il passaggio dei lavoratori da un’azienda New Co Call Mat che ha acquisito la commessa. Ai lavoratori che avevano il contratto del commercio, con deroghe economiche, è stato assicurato il contratto nazionale delle telecomunicazioni e il 3° livello professionale con un incrementi medio salariale di circa 600 euro l’anno. Sono stati garantiti tutti i diritti e in particolare il mantenimento, per continuità occupazionale, delle garanzie del posto di lavoro senza le tutele crescenti”.

Per Luigi Le Pera, della segreteria nazionale dell’UglTelecomunicazioni “con la firma dell’accordo quadro di armonizzazione si è conclusa nella giornata di ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico la vertenza del call center Datacontact di Matera. La positiva conclusione della vertenza, che sancisce una continuità occupazionale dei dipendenti con l’applicazione del Contratto Collettivo delle Telecomunicazioni, segna un momento importante per l’applicazione della clausola sociale sui call center recentemente approvata dal parlamento”.

La vicenda ha dimostrato ampiamente che il settore dei call center può ritrovare sostenibilità grazie all’apporto fondamentale dei committenti che in questa fase molto difficile devono dimostrare al Paese di essere in linea con quel principio di responsabilità sociale d’impresa che deve sempre costituire un principio guida per l’imprenditoria e per tutta l’attività economica”, conclude Le Pera.

“questa è un’ulteriore prova della bontà della strada imboccata con l’approvazione delle clausole sociali e, soprattutto, la dimostrazione che in un quadro di regole certe, è possibile dare al settore dei call center sviluppi sicuri che non scaricano sui lavoratori le contraddizioni di un sistema che urge interventi normativi strutturali.”

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