IL CASO

Telecom, il collegio dei sindaci dice no al compenso di Cattaneo

I controllori evidenziano irregolarità nella procedura di definizione della parte variabile del “compensation package”, lo stipendio dell’Ad tra fisso e bonus. Allertata la Consob. Asati: “Tuteleremo gli azionisti nostri associati”

Pubblicato il 15 Apr 2016

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Il collegio sindacale di Telecom Italia ha dato parere “non favorevole” sul “compensation package” per il neo amministratore delegato della società. Al compenso complessivo di Flavio Cattaneo potrebbe concorrere, oltre alla parte fissa, anche una parte variabile legata ai miglioramento ulteriore di parametri come Edtda o livello del debito rispetto a quanto già previsto dal piano industriale triennale presentato dall’ex Ad Marco Patuano. Questi bonus, che sono state proposti dall’ultimo board del Gruppo, dovranno essere approvati dall’assemblea prevista per il prossimo 25 maggio e secondo i calcoli dell’Ansa potrebbero raggiungere i 55 milioni. In ogni caso, i controllori hanno sostenuto la presenza di alcune irregolarità nella procedura che ha portato alla definizione della parte variabile dello stipendio di Cattaneo, inoltrando tutto alla Consob, come previsto dal testo unico della finanza.

Nella loro relazione i sindaci menzionano tra i punti critici “le modalità di commisurazione della parte variabile” del compenso dell’Ad, anche in relazione ai benchmark di mercato e alla sua determinazione esclusivamente sulla base di miglioramenti rispetto al piano industriale 2016-2018. I sindaci evidenziano inoltre come, a loro parere, al Comitato nomine e remunerazione e al cda “non siano state fornite con congruo anticipo informazioni complete e adeguate”, e che sul trattamento economico riservato al nuovo Amministratore delegato il Comitato non abbia fornito al consiglio un “parere adeguatamente motivato” sull’interesse della società “nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni”.

La circostanza ha immediatamente messo in allarme Asati, l’associazione dei piccoli azionisti di Telecom, che con il solito piglio combattivo ha annunciato di essere impegnata ad approfondire “la grave denuncia in merito ai criteri e alle modalità seguite per la definizione del compensation package”. L’associazione guidata da Franco Lombardi ha inoltre annunciato di aver convocato per il fine settimana il comitato direttivo “per individuare le eventuali azioni da intraprendere a difesa e tutela degli azionisti che rappresenta”.

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