Ossigeno “europeo” per le imprese e le università. Nei
prossimi giorni la Commissione europea pubblicherà i bandi di gara
relativi ai settori “Cooperation” e “Capacities” del VII
Programma quadro per la ricerca, l'innovazione e la crescita,
che nel 2013 completerà lo stanziamento dei 51 miliardi di euro
complessivi previsti dal piano.
Obiettivo dei nuovi bandi – del valore di 6,4 miliardi – è
quello di finanziare la ricerca ad alto valore aggiunto, per
sostenere crescita economica e creare nuovi posti di lavoro. Per
poter aderire ai bandi, sarà necessaria la cooperazione: aziende,
atenei e centri di ricerca dovranno condividere un progetto. Se
approvata da Bruxelles l’iniziativa verrà finanziata in conto
capitale in questo modo: il 75% del totale, se ad ottenere i fondi
comunitari è una piccola e media impresa; il 50%, per società di
grandi dimensioni e il 100% se le aziende impiegano ricercatori
europei.
“Nei prossimi anni abbiamo intenzione di investire non meno di
6,4 miliardi di euro in ricerca e dell'innovazione europee –
ha sottolineato in conferenza stampa Máire Geoghegan-Quinn,
commissario Ue per la Ricerca e l’Innovazione -. Si tratta del
più grande pacchetto di finanziamenti mai messi in campo da quando
è stato varato il VII Programma quadro che prevede oltre 50
miliardi di euro di fondi per progetti innovativi nel periodo
2007-2013”.
Nel presentare il pacchetto il commissario ha ricordato come la
ricerca e l'innovazione siano “l'unica via intelligente e
duratura uscire dalla crisi e verso una crescita sostenibile e
socialmente equa”.
“Non c'è altro modo per creare posti di lavoro ben
remunerati in grado di resistere alle pressioni della
globalizzazione”, ha continuato la Geoghegan-Quinn. Secondo le
stime di Bruxelles questo pacchetto creerà circa 165mila nuovi
posti di lavoro.
Le aree coinvolte nei settori Capacieties e Cooperation sono: la
medicina, i trasporti, biotecnologie, nanotecnologie, tecnologie
dell'informazione e della comunicazione, energia, ambiente, lo
spazio e l'economia
“Il VII Programma Quadro è al centro della strategia Eu2020 –
ha concluso il commissario -. Uno strumento essenziale per
contribuire a creare una i-economy, eliminando le strozzature che
ostacolano un mercato unico in materia di innovazione e che
impediscono all’Eiuropa di competere alla pari con gli altri
Paesi”.