Il colosso dei chip Intel avrebbe raggiunto un accordo preliminare
con la Federal trade commission americana per la chiusura della
procedura che la vede coinvolta per abuso di posizione dominante
sul mercato dei microprocessori per Pc e dei chip grafici. Secondo
le fonti sentite dalla Reuters, Intel eviterà la multa, ma dovrà
fare delle concessioni nelle sue pratiche di business, in
particolare nel marketing dei prodotti: l'azienda non potrà
più usare aggressivamente gli sconti sui grandi volumi di chip che
vende, sia nelle Cpu che nelle Gpu.
Intel, che detiene l’80% del mercato dei microprocessori e ha una
forte presenza nelle Gpu grazie ai chipset con grafica integrata,
per anni è stata sotto il fuoco incrociato delle autorità di
diversi Paesi. Secondo la Ftc, Intel spingeva slealmente i
produttori di computer, con sconti sostanziosi, a scegliere i
propri chip anziché quelli di Amd e delle altre rivali.
Le questioni antitrust sono costate care all’azienda americana.
In Europa è stata multata per 1 miliardo di dollari (è in corso
l'appello), mentre in Sud Corea ha dovuto sborsare 26 milioni
di dollari. L’indagine della Ftc, durata dieci anni, è stata
più ad ampio spettro, perché ha riguardato anche i comportamenti
sleali nel mercato dei chip grafici. Il sospetto dell’autorità
è che Intel non solo abbia usato tattiche illegali per dissuadere
i clienti dall’acquistare Cpu dalla principale concorrente
Advanced Micro Devices ma che abbia ostacolato la libera
concorrenza per acquisire una posizione dominante anche nel settore
delle Gpu.
Intel ha ovviamente sempre respinto le accuse della Ftc. Tuttavia,
nel tentativo di arginare i danni, lo scorso novembre ha versato
1,25 miliardi di dollari ad Amd per chiudere contenziosi legali su
comportamenti sleali e brevetti e, secondo le prime indiscrezioni,
la Ftc chiederà a Intel di estendere le concessioni fatte ad Amd
anche alle altre rivali. L’accordo con la commissione Usa non è
ancora finalizzato: l’annuncio ufficiale è atteso per la
prossima settimana.