“Occorre porre un freno alla deriva commerciale di Rai: non sta a noi dire in che modo, è cosa del Governo e del Parlamento. Certo è che il modello di finanziamento della Rai non può creare squilibrio nell’intero sistema“. Lo ha detto Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, aprendo questa mattina l’assemblea degli azionisti del gruppo, tornando sulla nuova modalità di pagamento del canone per la Tv pubblica, che sarà inserito nella bolletta elettrica e consentirà un sostanzioso recupero dell’evasione, con conseguenti maggiori introiti per la Tv di Stato.
A stretto giro la replica di Antonio Campo Dall’Orto, direttore generale della Rai: “Credo che essere in una fase in cui si vada verso la certezza delle risorse per il servizio pubblico possa essere un elemento di stabilità e, alla fine, possa essere un elemento positivo per tutto il sistema dei media, perché può dare risorse certe che diventano complementari rispetto al settore commerciale, che vive maggiormente di pubblicità oppure di abbonamenti”, ha detto a margine della presentazione della terza edizione del Festival della Cultura creativa che si è svolto presso la sede dell’Abi. “Credo che – ha concluso Campo Dall’Orto – pensando anche all’estero, un sistema che riesca a distinguere di più tra parti possa essere di beneficio sia per il Servizio Pubblico sia per i servizi commerciali”.
Nel suo intervento Confalonieri è tornato anche sugli altri due temi caldi che riguardano da vicino Mediaset in questi giorni: l’alleanza con Vivendi e la sanzione di 51 milioni di euro ricevuta dall’Antitrust per “accordi lesivi della concorrenza” in merito all’asta che si è svolta nel 2014 per l’assegnazione dei diritti televisivi del campionato di serie A per il triennio 2015-2018. “C’è da restare allibiti – ha detto Confalonieri riferendosi alla multa Agcm – lo abbiamo già detto: credo che l’Antitrust debba essere a tutela del mercato reale“. Confalonieri ha confermato che l’azienda intende avviare un ricorso contro la decisione Antitrust, che “non è stata a tutela della concorrenza – ha detto – ma piuttosto ha creato insicurezza per gli operatori“. “Abbiamo notato un inusitato supersconto per Sky – ha aggiunto – ottenuto per la sua collaborazione: ci sarebbe da citare l’Amleto di Shakespeare e la Danimarca, ma lasciamo perdere…”
Infine rispetto all’accordo siglato nelle scorse settimane con Vivendi Confalonieri ha voluto sottolineare il ruolo svolto nella trattativa dall’Ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi: “Bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare – ha detto – che in questo caso è Pier Silvio Berlusconi: l’onore e il merito dell’accordo con Vivendi è suo. Questa grande alleanza era voluta, nella logica del nostro lavoro, ma in queste difficili trattative il diavolo è spesso nei particolari e in questo caso di diavoli ce ne sono stati tanti, ma l’accordo è stato condotto da Pier Silvio Berlusconi con determinazione e gli va dato questo merito”.