Missione londinese per Sia-Ssb. Inaugurato l’hub finanziario

Il centro permette a banche e intermediari di accedere direttamente alle 11 più importanti Borse europee. L’Ad Arrighetti: “L’eccellenza tecnologica italiana nella progettazione delle infrastrutture di rete a servizio della comunità finanziaria”

Pubblicato il 21 Lug 2010

Missione britannica per Sia-Ssb. La società ha inaugurato a Londra
un nuovo hub finanziario che permette a banche e intermediari di
accedere direttamente alle 11 più importanti borse europee,
presenti in Inghilterra, Italia, Francia e Germania, attraverso un
unico canale di collegamento.

Grazie all’apertura del nuovo hub (costituito da due poli
tecnologici) nella City londinese, Sia-Ssb estende ulteriormente a
livello internazionale la propria infrastruttura di rete a banda
larga multiservizi “SIAnet” raggiungendo altri 7 mercati
finanziari (Eurex, Xetra, Borsa Italiana, Nyse Euronext, Chi-X, Cme
e Turquoise) oltre ai 4 attualmente serviti (London Stock Exchange,
Mts, Euro Tlx e HI-Mtf). Ciò consente inoltre di collegare gli
operatori finanziari ai circuiti di routing finanziario.
Con questa operazione la società completa inoltre la realizzazione
del cosiddetto “Financial Ring”, un network finanziario ad
elevato contenuto tecnologico che mette in comunicazione i clienti,
attraverso i Data Center di Milano e Londra, con i sistemi di
Produzione e di Disaster recovery dei singoli mercati
finanziari.

Si tratta di un’infrastruttura ad alta velocità basata su
collegamenti diretti che permettono di abbattere significativamente
i tempi di latenza per le attività di negoziazione, grazie ad una
maggiore vicinanza a tutte le principali trading venues
internazionali, di ridurre i costi di investimento infrastrutturali
di almeno il 15% rispetto ai sistemi tradizionali e di generare
valore in termini di efficacia, prestazioni e semplificazione
operativa.

La rete SIAnet assicura elevati standard di affidabilità, totale
sicurezza e riservatezza nella trasmissione dei dati, grazie a
sistemi innovativi che sono in grado di trasportare segnali
criptati “end-to-end" lungo tutta l’infrastruttura, senza
quindi alcuna possibilità di poter accedere alle informazioni
relative alle transazioni finanziarie. Il centro di gestione di
Milano monitora in tempo reale l’intero traffico di rete, rileva
eventuali problemi sui sistemi e può intervenire anche da remoto,
garantendo continuità di servizio all’utilizzatore finale.

“In uno scenario finanziario europeo in profonda evoluzione, le
modalità di accesso ai mercati diventano sempre più un fattore
critico di successo per banche e intermediari finanziari – spiega
l’Ad Massimo Arrighetti –. Per cogliere le opportunità
rinvenienti dalla crescente competitività tra le piazze
finanziarie e dallo sviluppo dei mercati di nuova generazione, gli
operatori devono poter contare su tecnologie che garantiscano alta
qualità, affidabilità, immediatezza, costi competitivi e al tempo
stesso anche massima sicurezza, protezione e riservatezza dei dati
delle transazioni. L’obiettivo di Sia-Ssb di creare un hub a
Londra è di fornire ai propri clienti un punto di accesso unico
verso i principali mercati internazionali, mettendo al servizio
della comunità finanziaria europea l’eccellenza tecnologica
italiana maturata negli ultimi 30 anni nella progettazione di
infrastrutture di rete”.

Nel corso del 2009, Sia-Ssb ha trasportato in rete 11.1 terabyte di
dati (11,1 mila miliardi di byte), con una disponibilità
dell’infrastruttura pari al 99,999%. Attraverso i 592 nodi
presenti in 20 paesi europei, la rete SIAnet ha gestito
quotidianamente circa 3 milioni di transazioni che rappresentano
circa un terzo del totale del traffico giornaliero circolante tra
Europa, Medio Oriente e Africa.

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