IL BILANCIO

L’Italia traina i conti di Atos: via a 200 nuove assunzioni

Gli utili dell’azienda volano a +53% e il fatturato a +18%. Nel nostro Paese la migliore performance dell’area Central Eastern Europe: +10% di ricavi e +19% di forza lavoro

Pubblicato il 02 Mag 2016

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Obiettivi finanziari centrati per Atos nel 2015. L’azienda di servizi digitali ha registrato i ricavi per 10,686 milioni di euro, il 18% in più su base annua e lo 0,4% in più in termini assoluti. Il margine operativo è pari a 883.7 milioni, equivalente al 8,3% dei ricavi, rispetto al 7,1% registrato nel 2014 a tassi di cambio e perimetro di consolidamento costante.

Sono entrati nuovi ordini per un totale di 11.2 miliardi, con un conseguente rapporto ordini-fatturato pari a 105%. Il portafoglio complessivo è aumentato di oltre 2.9 miliardi attestandosi a quota 19.1 miliardi, pari a 1.7 anni di fatturato. Il flusso di cassa netto ha raggiunto 593 milioni alla fine del 2015 mentre il flusso di cassa disponibile si attesta a quota 450 milioni nel 2015 rispetto ai 367 milioni registrati nel 2014. L’utile netto raggiunge quota 437 milioni, il 55% in più su base annua, mentre l’utile netto del Gruppo si attesta a quota 406 milioni, +53% rispetto al 2014.

“Nel corso del 2015 il Gruppo ha raggiunto tutti gli obiettivi finanziari prefissati. Ha rafforzato la propria posizione quale leader a livello internazionale nel campo dei servizi digitali, ed è provvisto di tutti i necessari strumenti tecnologici e delle competenze per essere il partner ideale a cui le grandi organizzazioni possono affidare la propria trasformazione digitale – commenta il ceo e presidente Thierry Breton – Nel 2015 abbiamo registrato ordini in ingresso per un totale che supera quota 11 milioni. Forti dell’ottimo andamento commerciale registrato nel quarto trimestre e della stabilità di visione derivante dal fatto che il 75% dei nostri profitti è generato da contratti pluriennali, siamo ben posizionati per rinnovare questo trend di crescita anche nel 2016 e per migliorare sostanzialmente il nostro livello di profittabilità e la capacità di generare cassa. Il 2015 è stato un anno molto positivo per Atos e, osservando tutti i parametri di valutazione, prevediamo che il 2016 sarà ancora migliore. Stimiamo un aumento dell’utile netto pari almeno al 30% nel corso del 2016. Inoltre, sulla base dei risultati del 2015, il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo pari a ,10 per azione, +38% rispetto all’esercizio precedente.”

I dati italiani. Atos Italia, che opera con più di 2000 collaboratori in 5 sedi (Milano, Napoli, Brescia e due a Roma), ha chiuso l’anno con un netto segno positivo, facendo registrare la migliore performance dell’area Central Eastern Europe: +10% di fatturato e +19% di forza lavoro. L’azienda prevede di assumere nel 2016 200 persone, lanciando un piano assunzioni ad hoc.

“Una nuova sede a Roma, il lancio della service line BDS (Big Data and Security), un piano di assunzioni che, solo nel 2015, ha generato circa 150 opportunità professionali, con un focus sui giovani talenti – ricorda il ceo di Atos Italia, Giuseppe Di Franco (nella foto) – Sono solo alcune delle tappe più significative di un 2015 che per il Gruppo è stato in piena ascesa, in controtendenza con l’attuale congiuntura economica. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in virtù dei quali abbiamo realizzato la migliore performance della GBU CEE. Atos crede e investe nel nostro Paese e punta sul talento delle persone per proseguire il percorso di sviluppo anche nel 2016, mirando a obiettivi ancora più ambiziosi”.

Il numero delle risorse impiegate dal Gruppo alla fine di dicembre 2015 è di 91.322 unità, rispetto agli 85.865 dipendenti dell’anno precedente. In Italia la forza lavoro è aumentata del 19% nel corso del 2015, raggiungendo circa 1.000 dipendenti e altrettanti collaboratori in tutto il Paese.

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