La concorrenza alla Tv tradizionale si fa più aggressiva ora che Hulu, il servizio americano di video on-demand, si prepara a portare sul mercato un nuovo servizio che permetterà a chi si abbona di ricevere in streaming una serie di canali che ora si vedono sulla Tv broadcast o via cavo.
Finora Hulu ha proposto programmi delle principali reti Tv in modalità on-demand, in modo simile a quanto fa Netflix, ma ora si trasformerebbe in una quasi-cable Tv e in un vero concorrente di piattaforme Tv digitali, scrive il Wall Street Journal, che ha riportato la notizia in base a fonti confidenziali indicando che il nuovo servizio dovrebbe partire dal primo trimestre del 2017.
Walt Disney Co. e 21st Century Fox, che sono tra i proprietari di Hulu, sarebbero vicine a firmare accordi di licenza per permettere la trasmissione via streaming di molti dei loro canali sulla piattaforma. Si tratta di canali come Abc, Espn, Disney Channel o quelli della rete Fox (Fox News, FX, Fox Sports). Sarebbero già state avviate anche trattative preliminari con altre reti, ma non è nelle intenzioni di Hulu offrire centinaia di canali, come quelli che gli utenti di solito si ritrovano nei pacchetti delle Tv a pagamento, bensì di proporre una selezione dei canali più seguiti. (Anche NBCUniversal di Comcast è nella proprietà di Hulu ma per ora non avrebbe accordi per dare in licenza propri canali).
L’opportunità che Hulu vuole cogliere è quella di catturare consumatori in cerca di alternative su Internet, basate sulla banda larga, ai servizi Tv via cavo o satellite che hanno prezzi molto più alti e includono una marea di canali di cui solo una piccola parte viene realmente seguita.
Il servizio on-demand di Hulu conta più di 10 milioni di iscritti e la società spera di attrarre innanzitutto questi clienti, ma ovviamente non sarà necessario essere già abbonati di Hulu per usare il nuovo servizio (che ancora non avrebbe un nome, né è noto il prezzo, ma secondo gli analisti di mercato dovrebbe costare circa 40 dollari al mese). Il servizio sarebbe probabilmente connesso a un decoder digitale basato su cloud che permetterà di rivedere le puntate perse dei programmi, come già si fa sui canali della Tv via cavo o satellite. Hulu starebbe anche pensando di inserire pubblicità mirate nel suo servizio, secondo le fonti del Wall Street Journal.
L’offerta di Hulu naturalmente serve anche a creare per le aziende sue proprietarie un nuovo sbocco per la distribuzione dei loro programmi, come dimostrano gli accordi già in via di definizione con Walt Disney Co. e 21st Century Fox. Anche Time Warner si è creata un servizio analogo con Hbo, rivolto agli utenti che si sono allontanati dalla fruizione più classica della programmazione Tv. E’ dunque sul terreno di Internet che ora si gioca la competizione tra fornitori di programmi e contenuti video: negli Usa alcune cable Tv hanno provato a lanciare delle versioni online della loro Tv, altre, come Comcast, hanno creato pacchetti “snelli” che comprendono solo alcuni canali e hanno prezzi più contenuti, mentre nuovi entranti si affacciano nell’arena, da Amazon a YouTube a Apple fino alle telco At&t e T-Mobile Us.